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B.B.: sono inimitabile

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E chi non sarebbe contento di sapere di essere tanto importante da meritare un film-biografia? Ma lei, ovviamente, la B.B. che, abbandonato il cinema quasi quarant'anni fa, oggi s'infuria alla sola ipotesi che un'altra donna possa prestarle il volto in una pellicola. Non esiste un'attrice abbastanza grande per portare sullo schermo la vita di Brigitte Bardot, neppure una: lo ha affermato a gran voce la stessa mitica B.B. ai microfoni della radio francese Europe 1. A scatenare la reazione della regina del cinema francese sono state le continue voci sui progetti del regista e produttore americano Kyle Newman. Il cineasta sarebbe «colpevole» di voler mettere in cantiere un film sulla vita della diva. Ma quello che ha fatto arroventare il caratterino certo non docile di B.B. è che Newman ha pensato di affidare la parte della protagonista alla moglie. Per la Bardot una specie di reato di lesa maestà. Anche se, oggettivamente, l'attrice Jaime King, all'anagrafe signora Newman, è, a detta di tutti, bella e brava. Ma il problema va oltre la bellezza e la bravura, perché lei, B.B., ha molto di più. «Nessuna attrice ha la mia personalità», ha detto, perciò diffida tutto e tutti: nessun film sulla sua vita potrà essere girato senza il suo consenso e a sua insaputa, e senza il suo accordo sulla scelta dell'interprete. Altro che la moglie del regista e produttore. Chi potrà impersonare sua maestà Bardot, ammesso che esista, lo deciderà solo lei. E per il passato? La sua figura ha già fatto capolino in qualche film. Lei, un po' sdegnosamente, afferma di non aver visto la pellicola su Serge Gainsbourg in cui figura Laetitia Casta nei suoi panni. «Gainsbourg - Vie héroique», sceneggiato e diretto da Joann Sfar, è uscito lo scorso gennaio. La Casta è un altro mito della cinematografia francese e, un anno fa, divenne bionda per affrontare la parte, ma alla vera B.B. l'evento è sfuggito. Piccolezze, cose irrilevanti. E vacci a discutere con una prima donna così. Ma tutto sommato viene anche da darle ragione. Nessun'altra attrice ha avuto sul pubblico la sua presa e il suo impatto. Non sono poche quelle che una certa stampa, un po' di manica larga, ha definito «la nuova Bardot». Come ad esempio la bella modella Claudia Schiffer. Ma la Bardot, con film eccezionali alle spalle, è stata una leggenda della femminilità e il simbolo di una irrequieta generazione europea. Alla fine dell'intervista radiofonica B.B. non poteva che prendersela con i registi e gli attori di casa sua. Il cinema francese è stato tra i più grandi del mondo, ma nel passato. Secondo lei oggi è «nullo perché non ha nulla a che vedere con il vero cinema d'autore». Ma allora non potrebbe lei provare a fare qualcosa? Tornare sullo schermo? La Bardot ha sempre mostrato di avere le idee molto chiare. E anche stavolta non delude. «Ho lasciato il cinema a 38 anni - ha detto - e non è a 76 anni che ci tornerò».  

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