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Lista "d'addio" per consolarsi

La Fnac di Porta di Roma che offre sia liste di nozze che di divorzio

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 La separazione l'ha lasciato con l'amaro in bocca, in più lui si è tenuto il lettore di dvd mentre lei è rimasta con la collezione della serie «Desperate Housewives», lui è riuscito a strappare la telecamera digitale, ma non ha potuto portarsi via lo schermo piatto da 50 pollici. Niente male, adesso c'è la lista di divorzio, analoga a una lista di nozze, ma serve ad amici e parenti per ricostituire ciò che è andato perso (o andrà perso) nel corso della separazione di una coppia. A ideare questa singolare iniziativa è la Fnac, catena francese con nove punti vendita in Italia, presente a Roma nel centro commerciali Porta di Roma alla Bufalotta. La dice lunga la grafica adottata dall'azienda per illustrare l'iniziativa: due diverse composizioni, per «lui» e per «lei», tutti e due come pupazzi voodoo in abiti da nozze, ma riversi a terra, malconci e conficcati di spilli. «C'è un modo migliore di consolarsi. La lista divorzio Fnac è un ottimo modo per voltare pagina». Come a dire, inutile incattivirsi e augurare disgrazie all'ex, proseguite per la tua vita e ricostruiscila. Fra i clienti del negozio romano c'è chi irnoizza. Ma anche chi commenta amaro: «In una separazione c'è poco da festeggiare, è un momento duro, non riuscirei a pensare a fare una lista». Le liste di divorzio in ogni caso «tirano». «Ne sono state sottoscritte 15, ma le richieste d'informazione sono tantissime – sottolinea Davide Mearelli, direttore del punto vendita romano – La curiosità è tanta». Così le operatrici del negozio hanno in mano due possibilità, offrire sia liste di nozze per chi è destinato ai fiori d'arancio, che le liste di divorzio. Queste ultime non devono necessariamente essere aperte dal titolare, ma possono nascere per iniziativa di amici e parenti. Le possibilità sono molteplici e la lista può essere arricchita di tutto, computer, tv, hi-fi, libri, cd, dvd, macchine fotografiche e telecamere. Basta pensare alla contesa fra i non più coniugi per accaparrarsi tutto quello che li ha accompagnati in mesi o anni di vita: inesorabilmente una telecamera potrebbe andare al marito, ma la macchina fotografica alla moglie, una collezione di dvd al consorte, ma il lettore alla non più compagna, insomma, una dotazione domestica che per ognuno dei due potrebbe non avere più né capo né coda.   Il costume cambia tanto da far ipotizzare che in un moto d'affetto, chi ti sta più vicino, dopo i regali già acquistati per il tuo matrimonio, voglia fartene di nuovi in modo da renderti più dolce il navigare in solitaria. E Fnac, per rendere meno traumatica la separazione, contribuisce con il 5% del valore totale della lista, in buoni regalo. È più facile divorziare?

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