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Il mondo sarà salvato dall'ironia

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LorenzoTozzi Ha 90, ma per la sua incredibile lucidità non li dimostra. Di Franca Valeri sono ancora vivissime tante caratterizzazioni all'insegna dell'ironia, come la signora snob di tante apparizioni televisive e tanti altri personaggi inconfondibili e graffianti. Tante anche le sue apparizioni teatrali e le regie liriche in una operazione di incoraggiamento dei giovani. Ora a Spoleto fa parte della giuria del premio Siae. Cosa rimane della signorina snob da lei portata al successo? «Lo snobismo esiste ancora oggi, è eterno: una forma mentis sociale. A cambiare sono solo i dettagli, anche se la società è cambiata». Quale era la unicità di Strehler? «Possedeva sia la forma che la interiorità del teatro. Era nato per fare teatro. Finora è insostituibile: aveva immaginato il teatro del futuro». Non essere ammessa all'Accademia di arte drammatica le ha portato fortuna? «È difficile giudicare i giovani: concorrono anche fattori contingenti. Ci sono stati molti casi di bocciature di gente valida. Per me è stata una fortuna». Le donne oggi come le vede? «Infelici. La loro è una indipendenza, una coscienza conquistata a caro prezzo. Oggi le donne hanno molti problemi, forse più di prima che ne avevano uno solo». Cosa è l'ironia? «La capacità mentale di vedere le cose in un certo modo. Oggi come ieri. Spesso le cose sono ironiche di per sé». Davvero la tv uccide il teatro? «La tv naviga nella mancanza di idee e nell'inutile. Manca l'educazione alla cultura: è solo passatempo». Che futuro aspetta i nostri giovani? «In questo momento non li invidio. Però dipende da quello che hanno dentro. Spesso si mettono insieme e possono cambiare il mondo». Come vive l'attuale crisi del teatro e della lirica? «Non è solo crisi economica, ma soprattutto crisi di idee e confusione. La crisi è anche una scusa da parte di chi la dipinge e di chi la subisce». Il miglior comico delle nuove generazioni? «Non vedo molto in giro. Vi sono molte donne spiritose molto più di tanti anni fa, mentre gli uomini hanno perso un po' il sorriso. Tra le donne trovo spiritose e geniali la Cortellesi che è più attrice comica, stimo anche la Littizzetto e la Guzzanti, abili affabulatrici. Nessuna può dirsi però mia erede: la mia era un'altra comicità». Il mondo di oggi è più in una tragedia o una farsa? «La farsa è una cosa seria, ha pur sempre un progetto. Il mondo di oggi mi auguro che possa essere almeno una commedia a lieto fine. A salvare il mondo potrà essere solo l'intelligenza. E la comicità è sempre figlia dell'intelligenza».

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