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Ennio Flaiano e i suoi aforismi.

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Edella sceneggiatura. Verrà ricordato dal contemporaneo Raffaele La Capria, con letture di Lucrezia Lante della Rovere tratte da «Un marziano a Roma». Insomma, ci sarà un bel po' di cui parlare stasera alle 21 al primo appuntamento del romano Festival delle Letterature, giunto alla sua nona edizione. In caso di pioggia, l'evento di svolgerà il 21 giugno, sempre nella capitolina Basilica di Massenzio. Luci soffusa, atmosfere speciali, gruppi musicali giunti dall'underground capitolino: dal Circolo degli Artisti, uno dei locali più alternativi presenti in città. Le costanti del Festival sono i libri, le note (stasera di Rocco De Rosa), la filosofia e un nutrito gruppo di donne a far da corollario. Gillo Dorfles farà il resto. In video, risponderà alle domande-aforismi di Flaiano. Per esempio: «Il cretino è specializzato?». Risposta: «Non c'è specializzazione più diffusa di quella della cretineria». E non solo. Perché l'argomento di Flaiano sarà sviscerato attraverso la lente d'ingrandimento della Dolce Vita: l'amata Dolce vita, condivisa con Federico Fellini. I fronti qui si dividono: da una parte Raffaele La Capria (stasera sul tema leggerà un testo), che quel periodo se lo ricorda bene perché «Coincise proprio proprio con la mia giovinezza», come egli stesso ha tenuto a precisare. Dall'altra Filippo Timi, che nacque poco dopo. Romano d'adozione, crede che la Dolce Vita sia ancora un argomento attuale. Ha asserito: «I vizi sono sempre quelli: io arrivai a Roma da un paesino e qui subii il fascino della Dolce Vita». Il primo appuntamento del Festival Letterature è stato presentato ieri presso la Casa delle Letterature in piazza dell'Orologio dalla direttrice Artistica Maria Ida Gaeta, dal regista Fabrizio Arcuri, da Raffaele La Capria, Filippo Timi e Lucrezia Lante della Rovere.

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