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Crimini e finanza in tempo di crisi

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Enon è un caso che Stone sia figlio di un broker: «Mio padre era un uomo onesto, ne sapeva di economia, lavorava al servizio dei suoi clienti - ha detto il regista - Adesso Wall Street è una guerra. Nel 2006, prima che il crack Lehman Brothers e Goldman Sachs, coinvolgesse l'intero sistema finanziario, ho parlato con Michael Douglas per dirgli che dovevamo tornare a Wall Strret. Quello che è successo nel 2008, con un crack paragonabile alla crisi del '29, ci ha costretti a cambiare sceneggiatura. Guardando la crisi attuale, Grecia, Spagna, Portogallo e Inghilterra, mi rendo conto che le cose sono peggiori rispetto al 1987, quando girammo il primo Wall Street. Oggi c'è un gap sempre più forte tra chi ha i soldi e chi non ce li ha. Ineguaglianze inaccettabili che vanno corrette». Gekko esce dopo otto anni di galera, per frode finanziaria, «un crimine senza vittime, mentre agli assassini ne danno cinque», dice nel film Douglas. Ma i veri vincitori sono i giovani, Winnie e il suo fidanzato Jake (Shia LaBeouf), la generazione tecnologica, spaccata tra nuova sensibilità ambientalista e vecchie ambizioni. Sono loro che accettano 100 milioni di dollari solo per finanziare un progetto che può trasformare l'energia dell'oceano in alternativa pulita al petrolio. Con i giovani vince «la green economy, «dalla quale potrà venire in futuro la nuova bolla speculativa dei mercati e diventerà il nuovo business di punta a Wall Street, quello che la potrebbe portare fuori dalla crisi», ha sottolineato Stone. Din. Dis.

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