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Rock in Roma: le regine di Capannelle

Skin degli Skunk Anansie

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La chiamano pantera e questa volta nessun soprannome poteva essere più appropriato. L'abbiamo vista sui palchi di mezzo mondo e abbiamo imparato a conoscere la sua grinta e la sua classe. All'anagrafe si chiama Deborah Dyer ma è ben più nota al grande pubblico come Skin. Porta capelli completamente rasati e il look aggressivo si adatta perfettamente alla sua voce che nasce da un mix di forza e dolcezza. Dopo gli anni del grande successo con gli Skunk Anansie, ha intrapreso la carriera solista come deejay. Dalle console delle discoteche di mezzo mondo riusciva a comunicare con più vigore che col microfono. Ma anche quella parentesi si è ormai conclusa. Gli Skunk Anansie sono tornati insieme e qualche mese fa hanno pubblicato il loro quarto album in studio «Smashes and Trashes». Poi la relativa tournée che quest'estate passerà per la Capitale e, precisamente, per «Rock in Roma», il festival ospitato all'ippodromo delle Capannelle. Il 15 luglio Skin e i suoi saliranno sul palco montato in via Appia Nuova e daranno vita al concerto più atteso di tutta la rassegna. «Rock in Roma» comincerà il 5 luglio e proseguirà fino al 30. Sono tanti i nomi che si susseguiranno sotto i riflettori. Stelle nascenti e dinosauri del rock statunitense. La nuova scena italiana e i giganti del pop. Da segnalare i nomi nuovi del pop-rock mondiale. Su tutti Mika e Gossip. Il primo si esibirà il 6 luglio e la band capitanata da Beth Ditto sarà a Capannelle il 7 luglio. Tanto lo spazio dedicato alla scena italiana. In via Appia Nuova ci saranno Litfiba (22 luglio) e Afterhours (21 luglio), come dire il vecchio e il nuovo del rock nostrano. Gli orizzonti meno esplorati delle note tricolore porteranno alla ribalta i Baustelle e Nina Zilli che si esibiranno lo stesso giorno (14 luglio). La cantautrice ha già conquistato i favori di pubblico e critica con «L'uomo che amava le donne» e, in breve tempo, ha saputo creare attorno a sé un alone di fascino che gioca decisamente a suo vantaggio. La band di Francesco Bianconi è ormai divenuta una realtà del rock italiano, capace di strizzare l'occhio al cantautorato migliore. E gli assi non finiscono qui. Ancora Italia il 17 luglio con l'accoppiata folk formata da Daniele Silvestri e dall'Orchestra di Piazza Vittorio. Le melodie e le atmosfere popolari saliranno in cattedra per far incontrare impegno politico e multietnicità. Note da controcultura anche per Ska-P, 99 Posse e Piotta, tutti insieme appassionatamente il 13 luglio. Non potevano mancare i sapori forti del rock internazionale. Un tuffo nella storia con due «mitiche» band come ZZ Top (12 luglio) e Cult (26 luglio). Ian Astbury e compagni tenteranno di riportare in auge i riff graffianti dell'hard rock targato anni Ottanta. E ancora Cranberries che apriranno le danze il 5 luglio, Gary Moore (28 luglio) e Shaggy (30 luglio) che saluterà il pubblico dando appuntamento alla prossima stagione. Gli organizzatori fanno sapere che l'ippodromo delle Capannelle si trasformerà in una sorta di punto di ritrovo estivo. Prima e dopo i concerti il pubblico potrà intrattenersi negli spazi di «Rock in Roma», ballando al ritmo dei deejay in console. E ci sarà spazio anche per cinema, sport e letteratura in un festival che vuole essere sempre più protagonista delle notti romane.

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