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La guerra di Asia Argento "La mia verità su Morgan"

Morgan e Asia Argento

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«Doveva prendere Anna Lou a scuola e ha fatto tardi. Gli ho chiesto di telefonare a sua figlia e l'ha fatto dopo due mesi. Non voglio togliere nulla a nessuno, tanto meno cancellare Marco dalla vita di Anna Lou. Qui stiamo parlando dell'aspetto legale della potestà genitoriale, quello morale è lui che ha deciso di non esercitarlo». Asia Argento non usa mezze misure e spiega per filo e per segno le ragioni che l'hanno spinta a chiedere e ottenere l'affidamento esclusivo della figlia e poi a chiedere la decadenza della potestà genitoriale di Marco Castoldi, in arte Morgan, ex cantante dei Bluvertigo e suo ex compagno. Allo stato dei fatti, però, l'azione avviata presso il Tribunale dei Minori di Roma è stata sospesa in seguito alla ricusazione del giudice. A questo punto, la parola tornerà alla Argento che ha sei mesi di tempo per ricorrere contro la sospensione. Asia Argento spiega che determinante nella sua decisione è stata la nascita del secondogenito Nicola, figlio dell'attuale marito Michele Civetta: «Guardarlo fare il padre mi ha fatto capire che certe mancanze, certi segni di assenza, di disinteresse, di anaffettività, non erano normali. Marco non ha praticamente mai provveduto al mantenimento di sua figlia. L'affidamento condiviso non è mai esistito. Poteva vederla un weekend sì e uno no, e all'inizio io spingevo perché lo facesse. Compravo il biglietto, l'accompagnavo a Milano, la tornavo a prendere, ma era uno sforzo solo mio. Quante volte è venuto a trovarla quando si trovava a Roma per lavoro o per altri motivi? Mai». Poi racconta un episodio: «Una volta Morgan aveva promesso di andare a prenderla a scuola, io per fortuna ho detto all'autista dello scuolabus: se vedi che è rimasta sola, portala a casa subito. Marco ha chiamato, si era svegliato tardi, mi ha chiesto se Anna Lou poteva aspettare. No, gli ho risposto, non ti può aspettare, è già rientrata. Lui non capisce il danno che può fare». L'attrice racconta anche la sua reazione all'intervista in cui Morgan dichiarava di fare uso di stupefacenti: «Gli ho subito telefonato, gli ho detto: Marco, io questa cosa la devo spiegare ad Anna Lou, se ne parla ovunque, non voglio che lo sappia da altri. Ma poi chiamala tu, rassicurala. Gli ho ritelefonato il giorno dopo, doveva andare da Bruno Vespa, gli ho ripetuto: chiama tua figlia. Lo ha fatto quasi due mesi dopo, senza nemmeno un cenno alle parole che gli erano state attribuite». Sulla faccenda interviene anche l'avvocato Gianfranco Cicconi che difende Morgan: «Dopo aver ammesso di fare uso di droga si sta curando - dice il legale del cantante - Sta bene, è tranquillo, ha reagito. Morgan ha intrapreso un percorso di disintossicazione, ogni tanto va in un ospedale, sta rispondendo molto bene e lo segue uno psicologo. In più vuole tornare a fare il papà, in via congiunta con Asia Argento: mi ha detto di fare ricorso anche contro l'affidamento esclusivo e contro quell'assurdo assegno di 2000 euro per il mantenimento della figlia, un assegno diseducativo».  

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