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L'esordio di Aronadio tra drammi e lati oscuri

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Loschema narrativo si metteva in moto in una direzione o in un'altra con delle conseguenze quasi opposte a seconda delle scelte cui volontariamente si dedicavano i personaggi. Quattro anni dopo, nell'ambito del cinema inglese, un noto attore, Peter Howitt, esordendo nella regia, con "Sliding Doors" mostrava di voler riproporre le stesse alternative affidandole però, anziché a precise scelte, molto più semplicemente al caso. Di conseguenza la sua protagonista, se prendeva la metropolitana arrivava a casa in tempo per scoprire un adulterio, se invece prendeva un taxi, all'arrivo subiva uno scippo e, arrivando in ritardo, si evitava quella brutta sorpresa. Se. Se. lo stesso schema seguito, per esordire, da Alessandro Aronadio, con un buon passato di documentarista alle spalle. Anziché l'opzione di Resnais, la scelta volontaria, sceglie quella di Howitt, il caso, così ci racconta come il titolo premette due vite guidate dalla casualità. In una Matteo, il suo protagonista, guidando in fretta sotto la pioggia per accompagnare in ospedale un suo amico ferito, tampona un'auto della polizia. Con conseguenze molto serie perché si vede presto coinvolto in guai da cui non riesce più a uscire. Nella seconda "vita" sempre Matteo riesce a bloccare in tempo la sua auto, evita scontri con la polizia ma, nonostante una bella famiglia alle spalle, una ragazza che l'ama e un lavoro poco apprezzato che però sostituisce presto arruolandosi nei carabinieri, incappa in guai non minori, il peggiore dei quali sarà, durante il G8 di Genova, la necessità di sparare... Sono i guai in entrambi le vite, diversi ma egualmente opprimenti, a fornire ad Aronadio il tema per il suo film. I guai insiti nella società di oggi, con i giovani in mezzo che vi si dibattono. Non tutto, nell'esposizione, è sempre conseguente, tra momenti oscuri e logica incerta, nel complesso però il film, per essere un esordio, può accogliersi con simpatia. Specie per le sue buone intenzioni. Il protagonista è Lorenzo Balducci, la ragazza Isabella Ragonese. Convincono.

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