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La chitarra elettrica di Scofield scalda stasera la notte capitolina

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Conil suo «John Scofield Quartet» il musicista si esibirà questa sera alla Sala Sinopoli del Parco della Musica. La formazione: John Scofield: chitarra; Michael Eckroth: pianoforte e tastiere; Benjamin Street: basso; Bill Stewart: batteria. Artista raro che può suonare diversi stili con facilità, vituosismo e credibilità, Scofield ha iniziato a suonare la chitarra in un gruppo R&B durante la scuola, decidendo poi di frequentare il Berklee College of Music. Ha fatto parte della band di Billy Cobham e Gorge Duke e successivamente, trasferitosi a New York, la sua strada ha incrociato le strade di jazzisti come Herbie Hancock, Chick Corea, Joe Henderson, McCoy Tyner, Jim Hall, Gary Burton, Dave Liebman, Steve Swallow, Miles Davis (con il quale ha inciso tre album e condiviso tre anni e mezzo della sua carriera), Dennis Chambers, Joe Lovano, Pat Metheny fino a Medeski, Martin and Wood. Stella di prima grandezza dalla chitarra moderna, Scolfield ha segnato un punto di svolta nello sviluppo dello strumento, con un linguaggio armonico introspettivo e complesso. Il Jazz Rock era al suo stadio iniziale e fu abbastanza fortunato da assistere e partecipare all'età d'oro di Rock e Soul, e cominciare a vedere le influenze che il Jazz aveva in questi stili. Suonò puro Jazz con Gary Burton e Gerry Mulligan, ma il suo primo e vero debutto lo fece nella band di George Duke e Billy Cobham che vedeva nella stessa formazione anche il formidabile Alphonso Johnson. Dopo lo scioglimento del trio, rimase a New York a lavorare su pezzi di Jazz acustico col suo gruppo e musicisti come Dave Liebman. In quegli anni iniziò una relazione musicale con il bassista Steve Swallow che influenzò Scofield sia a livello musicale che a livello compositivo: questa collaborazione continua a tutt'oggi. Nel 1982 si unì alla «Miles Davis Band» rispondendo alla voglia di Funk-Jazz di quel momento. Il periodo passato con Miles Davis convinse Scofield che quella era una musica a metà tra l'improvvisazione e il Funky. Dopo aver suonato con Davis per oltre tre anni, si prese un periodo per se stesso, produsse dei brani e legò molto con Dennis Chambers creando poi un gruppo che riprendeva la ritmica Funk. Dennis e il bassista, Gary Grainger, avevano piena padronanza degli stili alla James Brown, alla Earth Wind and Fire, al 70s Funk. Quando firmò il contratto con la «Blue Note Records» nel 1989, decise di esplorare stili più «swingati» e si unì al suo amico, nonché ex compagno alla Berklee School, il sassofonista Joe Lovano. Crearono un gruppo e fecero tre album sempre sotto la Blue Note che, a detta di Scofield, risultano forse le sue migliori sperimentazioni jazz. Parte del merito deve essere anche dato al loro batterista del tempo, Bill Stewart. Successivamente sentì il richiamo del soul jazz, influenzato dalla musica degli anni sessanta di Eddie Harris e Les McCann. Tra le ultime creazioni un cd tributo a Ray Charles.

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