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La Pfm canta la vita di Gesù

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La Pfm (Premiata Forneria Marconi)

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La parola di Gesù, le vicende di Maria e degli Apostoli. La Premiata Forneria Marconi torna sui suoi passi e dopo quarant'anni decide di risuonare «La Buona Novella» di De Andrè, aggiornando gli arrangiamenti e «completando» l'opera con l'inserimento di parti inedite. Franz Di Cioccio, dopo quarant'anni perché pubblicare «A.D. 2010 La Buona Novella»? Per noi è la chiusura di un cerchio carmico. Nel 1970 abbiamo inciso il disco con De Andrè. Oggi, per festeggiare quello che sarebbe stato il suo settantesimo compleanno, torniamo su quest'opera fondamentale per dare un risalto maggiore alle parti musicali. Un po' come se fossimo registi impegnati nel remake di un capolavoro. Qual è la modernità di un album come «La Buona Novella», che nel '70 ha affrontato temi religiosi a cavallo tra Sacre Scritture e Vangeli apocrifi? In queste canzoni si parla di Gesù, il più grande rivoluzionario della storia. Si parla di istanze di una persona vissuta più di duemila anni fa ma che sono più innovative delle nostre stesse istanze. Nel messaggio di De Andrè, Gesù è scelto come un modello che insegna la tolleranza. È una rivoluzione culturale più attuale oggi di quarant'anni fa. Franco Mussida, il nuovo lavoro è un doppio concept album. Cos'è? Una sorta di summa del rock progressivo delle vostre origini? In qualche modo sì. Oggi siamo più maturi e legittimati a farlo. Nell'album originale di De Andrè la musica era al servizio dei testi. Noi abbiamo invertito la tendenza e, rispettando il racconto, abbiamo fatto esplodere le armonie mescolando pop, fusion, blues e canzone francese. Patrick Djivas, dopo De Andrè cosa vi aspetta? Stiamo lavorando a un cd che si intitolerà «Pfm in Classic» e che registreremo con un'orchestra di sessanta elementi. Suoneremo Beethoven e Verdi inserendoci negli spartiti originali. È la prima volta che viene realizzato un progetto di questo tipo. Siamo dei pionieri.

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