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Amanda capisce che la rivoluzione è finita

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Soprattutto,una compagnia di amici capaci di credere nella realizzazione di uno spettacolo più vero del vero, intriso di comicità e drammaticità struggente. Come si propone di essere «Non c'è tempo amore», scritto e diretto da Lorenzo Gioielli, da oggi al 18 aprile alla Sala Umberto. Tutto prende l'avvio da un medico generalista che proprio la particolare capacità di leggere nel pensiero espone a problemi di relazione. Fino a rendergli impossibile un rapporto amoroso. Accanto a lui un amico, che alla sua scienza si rivolge a causa della moglie, convinta di vivere accanto a malato di satiriasi. Ma anche una donna, di cui eccezionalmente il medico non riesce a leggere il pensiero: rifiuta il suo amore, lo getta in una crisi profonda. Il suo amico pensa di poterlo aiutare con l'antica tecnica di chiodo scaccia chiodo, presentandogli una conoscente. Ecco allora prender vita una serata destinata a cambiare la vita dei quattro. La discussione si addentra in tematiche sempiterne di sesso, tradimento, amore e di una vita trascorsa quasi senza che se ne accorgessero. Con la difficoltà di accettare la fase discendente di un percorso che ha traversato l'esaltazione degli anni '70, la liberazione sessuale, la coppia aperta. Ricredendosi ogni volta e tentando nuovi aggiustamenti. Fino alla consapevolezza di un tempo scaduto. Quando l'unica scelta è l'accettazione serena che consenta di affrontare la nostalgia della giovinezza e la malinconia dell'autunno.

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