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Concerti di Passione

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Il maestro La Vecchia

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Non c'è settimana pasquale che manchi all'appuntamento con la grande musica. Da tempo immemorabile la Passione di Cristo sono raccontata, cantata, inscenata. Anzi il più antico esempio di teatro moderno resta proprio un tropo medioevale consacrato alla Visitatio Sepulchri: la visita delle pie donne al sepolcro ormai vuoto vigilato dall'Angelo. La Capitale del Cristianesimo fa, in questa grande liturgia sonora, la parte del leone non solo per la sua antica tradizione musicale religiosa ospitata per secoli nelle sue basiliche, ma anche per la cornice unica al mondo di ben ottocento chiese, tra cui alcune appartenenti di diritto al patrimonio artistico dell' umanità. E proprio le Chiese di Roma fanno infatti da cornice unica, con i loro tabernacoli e lucernari, con le cappelle affrescate e gli altari reliquiari, ai molti appuntamenti musicali capitolini. Tanta dunque la carne al fuoco. Una finestra sul tema aprono lo Stabat mater di Domenico Scarlatti e il Miserere del padre Alessandro (in prima esecuzione moderna) proposti dal Concerto italiano di Alessandrini, questa sera alla Sala Sinopoli, con un programma interamente consacrato alla polifonia romana. Solito tourbillon di appuntamenti poi per il Festival di Pasqua, con lo Stabat mater di Pergolesi in una ricercata orchestrazione di Giovanni Paisiello (stasera a S.S. Giovanni e Paolo) e soprattutto la cherubiniana Messa dell'Incoronazione di Luigi XVIII con coro e orchestra del Conservatorio di Firenze diretti da Paolo Ponziano Ciardi. Sabato invece la Camerata Artemisia Gentileschi si cimenta con musiche barocche del primo Settecenti (a San Lorenzo fuori le mura). Concerto di Pasqua a Santi Apostoli con il Collegium Musicum di Marco Silvi ed il soprano Chiara Taigi, infine Pasquetta con Inni e mottetti pasquali per la Schola Romana Ensemble (San Girolamo dei Croati). Ghiotto anche il variegato programma del Festival «Divinamente Roma», che propone lungo l'intero arco della Settimana Santa diversi appuntamenti interessanti, da Amén (Teatro Valle, sabato) con la voce inconfondibile di Teresa De Sio a Passion di Paolo Lepore e alla Missa Luba (S. Maria in Trastevere, domenica ore 16.30) all'insegna di un incontro tra culture diverse, tra Occidente e continente nero. Concerto pasquale stasera anche per l'Oratorio del Gonfalone con Fratres dell'estone Arvo Pärt, dalla profonda spiritualità, e lo Stabat mater di Luigi Boccherini con l'umbro Ensemble In Canto diretto da Fabio Maestri. Iniziativa singolare infine quella dell'Orchestra Sinfonica di Roma che ha voluto lasciare al suo fedelissimo pubblico la scelta del programma. E così dall'uovo di Pasqua usciranno partiture popolari come l'Incompiuta di Schubert, l'Intermezzo della Cavalleria rusticana di Mascagni, le sinfonie del Barbiere rossiniano e dei verdiani Vespri siciliani, il Preludio e morte di Isotta di Wagner per la direzione di Francesco La Vecchia (Auditorio della Conciliazione, giovedì e venerdì ore 20.30). Come dire, insomma, di tutto e di più.

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