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I nostri candidati amati dal pubblico di Hollywood Clooney & Canalis conquistano fan sul red carpet

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Nona caso il numero delle pellicole in lizza per il titolo di miglior film è stato raddoppiato da 5 a 10. Mentre la presenza di «Avatar» di Cameron, che ha battuto tutti i primati d'incassi (oltre 2,5 miliardi di dollari in tutto il mondo), ha messo tutti di buon umore, garantendo un alto grado d'interesse del pubblico. Grande complice pure la crisi a tenere incollata la gente davanti alla tv, tanto che tutte le dirette dei grandi eventi degli ultimi mesi (dai Grammy ai Golden Globes, dal Super Bowl alle Olimpiadi di Vancouver) avevano già segnato livelli record di spettatori. Ha tenuto tutti con il fiato sospeso anche il duello tra James Cameron, che racconta in «Avatar» e in 3D un mondo immaginario, e la ex moglie Kathryn Bigelow, che invece in «The Hurt Locker» mette a fuoco il gioco quotidiano con la morte degli artificieri americani in Iraq. La Bigelow è la terza regista ad avere una nomination, dopo Lina Wertmuller e Sofia Coppola, ma nessuna cineasta donna ha finora vinto un Oscar. Indovinata persino l'alchimia tra l'esilarante coppia di presentatori, Alec Baldwin e Steve Martin, già collaudati come strana coppia nel film «È complicato», accanto alla Streep. La bella Meryl (alla sua sedicesima candidatura e con due Oscar già vinti) è stata tallonata fino all'ultimo dall'effetto simpatia di Sandra Bullock, che ha ottenuto la prima nomina della sua carriera accogliendo, con il suo solito humor, anche il Razzie Awards come peggiore attrice in «All about Steve». Favorito tra gli attori Jeff Bridges, per il suo ruolo perfetto in «Crazy Heart», dove interpreta il malinconico tramonto di un cantante country che ha dissipato il talento tra mille eccessi. Applauditissimo Morgan Freeman, straordinario Nelson Mandela in «Invictus. Il tifo per gli italiani non è certo mancato, nonostante la bocciatura del nostro «Baarìa» di Tornatore. Ha conquistato tutti la bellezza mediterranea di Elisabetta Canalis (in un abito scollatissimo firmato Cavalli), accanto al suo fidanzato George Clooney, in gara per gli Oscar con «Tra le nuvole». Mentre Colin Firth, candidato per la sua magnifica interpretazione in «A single man», era accompagnato dalla sua bella moglie italiana, Livia Giuggioli. Ma il tifo più caldo era ovviamente per i sette italiani in corsa per l'ambita statuetta: gli sceneggiatori Armando Iannucci (In the loop) e Alessandro Camon (The Messenger), i truccatori (de Il Divo) Aldo Signoretti (terza candidatura dopo Moulin Rouge e Apocalypto) e Vittorio Sodano (alla seconda nomination dopo Apocalypto), il direttore della fotografia Mauro Fiore (Avatar), i compositori Michael Giacchino (Up) e Marco Beltrami (The Hurt Locker), che aveva già avuto una nomination nel 2008 per la musica di «Quel treno per Yuma», ma era stato battuto da un altro italiano, Dario Marianelli (Espiazione). Oltre alla diretta su Sky Cinema, anche la NUCT - Scuola Internazionale di Cinema e Televisione ha organizzato una notte no stop fino alle 6 di questa mattina dal Conte Staccio di Roma, su Radio Rock 106.6 e online sul sito www.badtaste.it.

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