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Quando Sakamoto si dà alla videoarte

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Ryuichi Sakamoto

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Se pensate a una mostra come a qualcosa di statico e di noioso, «Digital Life», che inaugura la stagione espositiva de «La Pelanda» di Testaccio, vi farà cambiare idea. La rassegna, dedicata al futuro digitale e alla contaminazione fra tecnologia, nuovi media ed espressioni artistiche contemporanee, è curata dalla Fondazione RomaEuropa e sarà visitabile da oggi fino al 2 maggio. Grazie a un sofisticato sistema di proiezione e sonorizzazione chiamato Avie, lo spettatore potrà immergersi in un'esperienza multisensoriale che rende interattiva e avvolgente la fruizione dell'opera d'arte. Il curatore Richard Castelli ha selezionato per l'occasione alcuni dei migliori artisti del panorama internazionale come il premio Oscar Ryuichi Sakamoto, Shiro Takatani, Jeffrey Shaw, Ulf Langheinrich, Michel Bruyère, Erwin Redl, Thomas McIntosh, Emmanuel Madan, Mikko Hynninen, Julien Maire, Christian Partos e Li Hui. Grande attesa per «Life Fii-fluid invisibile inaudibile», opera di grande suggestione creata da Sakamoto nel 1999 e poi trasformata in installazione insieme al video-artista Shiro Takatani. Il pubblico verrà condotto in uno spazio buio, sovrastato da nove vasche di vetro piene di acqua e di nebbie artificiali, appese a due metri da terra. Filmati d'archivio, sequenze di film ed effetti di luce si combinano con le composizioni stereofoniche del musicista, una per ciascun cubo, che danno vita a combinazioni sempre diverse tra loro, grazie a un sofisticato sistema di sincronizzazione. Sakamoto ha seguito personalmente l'allestimento di «Life», lavorando per una settimana all'interno della Pelanda perché, egli sottolinea, «è vero che l'installazione era già pronta, ma questo luogo favoloso ha avuto un forte impatto su di me. Questo spazio, insieme con le opere che accoglie, è la cosa più bella della mostra».

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