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Letizia Moratti: "Don Lisander torna nei luoghi che amava"

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Un Artista e la sua Città possono crescere insieme e insieme costruire orizzonti nuovi per l'arte e per l'umanità. È il caso di Alessandro Manzoni e di Milano: un binomio imprescindibile per la cultura europea. Milano fu per Manzoni un laboratorio creativo, un luogo dello spirito. Fu la città italiana più aperta all'Europa, dove raccogliere le grandi correnti di pensiero del XIX secolo. Ma fu anche la città degli affetti familiari, dei tanti luoghi di una vita, degli incontri più cari: con Giuseppe Parini, con Vincenzo Monti, con Antonio Rosmini, con Giuseppe Verdi. Alla Fondazione de Sanctis, che promuove un coraggioso e qualificato percorso di riscoperta dei classici nei grandi teatri italiani, va il merito di aver scelto il Teatro alla Scala come centro della Milano manzoniana, tra la Via Verdi, la Chiesa di San Fedele, la Casa del Manzoni di Via Morone. Come Francesco de Sanctis il Manzoni coltivò l'idea della arte come forma dell'impegno civile, a favore di un'Italia unita anzitutto dalla sua lingua e dalla sua cultura. Riscoprire e far riscoprire le figure di questi grandi maestri di italianità è il modo migliore per rendere omaggio all'Unità del Paese di cui celebreremo nel 2011 il 150mo anniversario. Significa aprire ai giovani la comprensione di un passato ricco e luminoso. Significa porre in loro le premesse migliori per il Paese di domani.

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