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Placido: il mio film non sarà un'assoluzione

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Vallanzascasta intanto scontando una condanna complessiva di 260 anni di carcere per sei omicidi, quattro sequestri di persona svariate rapine, tra scontri a fuoco e successive evasioni. Il film, interpretato da Kim Rossi Stuart, è tratto dal libro «Il fiore del male» (Tropea editore) scritto nel 1999 dallo stesso Vallanzasca con il giornalista Carlo Bonini. La pellicola, incentrata sui 10 anni in cui il bandito ha compiuto i suoi più feroci crimini (dagli anni '70 agli '80 quando aveva dai 24 ai 34 anni), non ha avuto dalla commissione cinema del ministero per i Beni culturali, il finanziamento richiesto: il film è stato definito «non deliberabile» a causa di problemi legati alla documentazione portata dalla produzione. Ma è certa la cautela del ministero su un tema così delicato, soprattutto dopo l'episodio sui finanziamenti statali (prima dati e ai quali ha poi rinunciato il produttore Andrea Occhipinti) per il film «La prima linea» sui terroristi Segio e Ronconi. Prodotto da Elide Melli e distribuito dalla Fox, «Il fiore del male» vanta un cast di tutto rispetto con Valeria Solarino, Paz Vega, Filippo Timi, Francesco Scianna oltre al protagonista Rossi Stuart. Placido ha più volte assicurato che il film «non sarà comunque una beatificazione» del bandito, perché si vedrà un «Vallanzasca pentito» e sarà un «film-confessione, non certo di assoluzione». Placido ha incontrato più volte il bandito in carcere e gli ha fatto leggere la sceneggiatura: oggi ha quasi 60 anni e s'impegna per cercare di riscattarsi lavorando per una cooperativa che aiuta i tossicodipendenti. Il regista non trascurerà nemmeno il privato di Vallanzasca e l'amore per la sua amica d'infanzia, Antonella D'Agostino, che ha sposato un anno fa.

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