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Confronto-scontro di sangue tra i «Due fratelli» di Paravidino

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L'appuntamentoè tutte le sere alle 21 nel teatro di vicolo dei Panieri, a Trastevere. «Due Fratelli» è una «tragedia in cinquantatre giorni» composta da brevi sequenze scandite dal passare dei giorni e delle ore, come in un diario. Il testo vincitore del Premio Ubu 2001 per la migliore novità italiana, è stato riadattato e ridotto in sede di lavorazione dello spettacolo con il placet dell'autore Fausto Paravidino. La convivenza dei tre è narrata attraverso uno scambio di battute serrate e taglienti: Erica diventerà l'elemento di disturbo tra i due fratelli, arrivando a conoscere e a comprendere entrambi, turbando e mettendo in crisi in egual misura Boris e Lev, seppur per ragioni e motivazioni diverse. Le scene sono intervallate dalla stupenda colonna sonora originale degli Elettronoir. Ciò che muove tutti i personaggi di «Due Fratelli» è il bisogno inespresso di amore, l'occasione persa di raggiungere una felicità che Lev ed Erica non credono possa essere fatta per loro. Lo stile ricorda un'autentica cronaca: registrate e calcolatissime nella loro immediatezza sono le «lettere», non scritte con carta e penna, ma incise su cassetta, dai personaggi attraverso un registratore: questo modo di comunicare caratterizza i personaggi dell'opera, Lev, Boris e i loro genitori.

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