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"Io&Marilyn", fanta-comedy con il finale... a sorpresa

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Leonardo Pieraccioni e Suzie Kennedy nel film

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È sfida aperta tra i film italiani di Natale, con il cinepanettone della ditta De Laurentiis & De Sica (in 800 sale) contro il cinedigestivo di Leonardo Pieraccioni. Per la prima volta, il regista toscano si confronta con un fantasy, «Io & Marilyn» (650 copie distribuite da Medusa), portando sotto l'albero il fantasma della Monroe. Rievocando il leggendario «Provaci ancora Sam» con Allen e Bogart, Pieraccioni ha diretto, interpretato e scritto con Giovanni Veronesi, la storia di Gualtiero Marchesi che si chiama proprio come lo chef e vive riparando piscine: l'uomo si divide tra la ex moglie (Barbara Tabita), che lo ha lasciato per un napoletano domatore di circo (Biagio Izzo), sua figlia (Marta Gastini) e i due amici gay (Luca Laurenti e Massimo Ceccherini) che hanno una pasticceria. Nel cast anche Rocco Papaleo, Francesco Guccini, Francesco Pannofino e la sosia vivente di Marilyn, Suzie Kennedy. «Il soggetto è di Veronesi e mi è piaciuto subito - ha detto Pieraccioni - È un argomento insolito ma attuale, un tema che ricorre molto nei film di oggi, ambientati tra vampiri, angeli e aldilà. Sono convinto che quando una persona muore la sua presenza resta nel cuore di chi l'ha amata. Quando il mio personaggio, in piena crisi sentimentale, fa una seduta spiritica con gli amici, arriva Marilyn: la femminilità per antonomasia che gli dà consigli per riconquistare la moglie. È lì la parte comica del film: è assurdo chiedere consigli sentimentali a una donna dalla vita affettiva tanto travagliata. Dio è il migliore sceneggiatore: in ogni caso, che ci sia o no l'aldilà, tutto finirà di sicuro con una risata».  

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