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Un sudario riapre i dubbi sulla Sindone

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Letracce genetiche che ancora conserva hanno anche permesso di identificare il più antico caso di lebbra finora noto. È quanto emerge dalla ricerca pubblicata sulla rivista online Plos One. È il risultato di quasi 10 anni di lavoro di un gruppo internazionale composto da biologi, genetisti, antropologi e archeologi dell'Università Ebraica di Gerusalemme, dell'University College di Londra, dell'università canadese di Lakehead e quelle statunitensi di New Haven e North Carolina. Il sudario è stato scoperto ad Akeldamà, l'area che corrisponde al Campo di sangue acquistato da Giuda con i 30 denari e dove Giuda si suicidò. Considerando che la tomba si trova vicino a quella del sacerdote Anna, secondo gli esperti è probabile che appartenesse ad un altro sacerdote o a un aristocratico. Secondo la datazione al radiocarbonio la tomba risale al periodo compreso fra l'1 e il 50 dopo Cristo.

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