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"I shot Andy Wharol", storia della femminista Solanas

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Nutre un disprezzo incommensurabile per l'altro sesso e ne ha dato prova sparando ad Andy Warhol nel giugno del 1968. Un gesto che costò a Valerie Solanas, lesbica e femminista, fondatrice di una società per la castrazione del maschio, tre anni di manicomio. Di lei si disse che fosse stata lobotomizzata e poi che fosse morta. Ma vive invece in assoluta povertà negli slums della parte bassa di Manhattan, progettando un libro, una requisitoria feroce contro il maschio, in cui spiegherà le ragioni del suo gesto. La sua storia approda dal 2 al 5 dicembre al Teatro Arvalia con questo «I shot Andy Wharol», scritto e diretto da Alice Capitanio e realizzato dalla Compagnia B nel solco di una ricerca tesa insieme a uno sguardo non convenzionale sul mondo e alla contaminazione.

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