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In fila alla Porta di Brandeburgo

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Conla spettacolare caduta delle mille tessere-domino che stasera sarà trasmessa in diretta dalla tv, gli organizzatori vogliono ricordare il crollo del vero muro che 20 anni fa diede l'avvio alla riunificazione della Germania, la fine della guerra fredda e la chiusura di una ferita che divideva l'Europa e il mondo intero. Senza dimenticare l'implosione e la scomparsa dell'Unione Sovietica e l'inizio di una nuova epoca. Ieri davanti alla Porta di Brandeburgo tornata a splendere nel suo pieno fulgore e nuovamente circondata da edifici di ogni genere, della tensione nervosa e anche della gioia della folla in quella notte di 20 anni fa è rimasto solo un vago ricordo. Davanti alla nuova ambasciata degli Stati Uniti, tra le casette in legno che vendono wurstel, birra o vino caldo, c'era una folla variopinta, di tutte le età, occupata a riconoscere motivi disegnati sulle tessere o a ritrovare quelle disegnate da persone conosciute. Tutto intorno le transenne su ambedue le parti del muro di tessere hanno tenuto a distanza i curiosi, mentre le telecamere sistemate a tutte le altezze, una anche su un filo per seguire dall'alto la spettacolare caduta, venivano provate per vedere se funzionavano. La caduta delle tessere sarà il momento culminante della festa per i 20 anni dalla rivoluzione pacifica e dalla apertura del muro. Per questo Berlino ha invitato i capi di Stato e di governo del 27 paesi membri dell'Unione Europea (per l'Italia è atteso il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi) ma anche il presidente russo Dmitri Medvedev, e altri. L'avvenimento centrale della commemorazione 2009 per i 20 anni dall'apertura del muro sarà quando la cancelliere tedesca Angela Merkel (cresciuta lei stessa nella ex Germania comunista) attraverserà l'ex passaggio di frontiera della Bornholmer Strasse, il primo aperto nella fatidica notte, insieme con l'ex presidente sovietico Michael Gorbaciov e l'ex polacco Lech Walesa. Tra i presenti anche Nicolas Sarkozy. Su di lui una curiosità. Una foto tratta da Facebook mostra l'attuale presidente della Francia all'epoca deputato, il 9 novembre 1989, mentre piccona il muro di Berlino. «La mattina del 9 novembre, ci interessiamo alle informazioni provenienti da Berlino e che paiono annunciare una svolta nella capitale divisa della Germania», scrive Sarkozy in una pagina intitolata «Ricordi della caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989». Sarkozy ricorda che allora era vice-segretario generale del Rpr, partito di centro-destra allora presieduto dal futuro capo dello Stato Jacques Chirac e diretto da Alain Juppè, che sarebbe diventato primo ministro.

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