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Giù dal Muro: quel novembre che cambiò il mondo intero

Il Muro di Berlino

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A vent'anni dalla caduta del muro, l'anticomunismo deve più che mai consolidarsi come imperativo morale. Inorridiamo sulle cifre approssimate per difetto delle vittime di Lenin: oltre 20 milioni in Urss; 65-70 milioni in Cina; più di 2 milioni in Cambogia; 2 milioni nella Corea del Nord; 1 milione 500 mila in Lituania; 1 milione in Vietnam; 1 milione nell'Est Europa; 2 milioni in Africa; 1 milione e 500 mila in Afghanistan; 150 mila in America Latina; 100 mila in Ungheria; 80 mila in Albania. Considerando anche il nazismo - ma solo chi è in malafede può distinguere nazionalsocialismo e comunismo - salta agli occhi che il totalitarismo del secolo XX prese di mira in primo luogo israeliti e cristiani. Oltre sei milioni gli ebrei vittime soprattutto del nazismo, ma anche del comunismo; circa 45 milioni i cristiani ammazzati soprattutto dai comunisti ed anche dai nazisti. Il 24% dei cittadini polacchi, popolo di Mosè e popolo di Cristo, furono sterminati dagli occupanti tedeschi e, quindi, dai sovietici. In Urss, la Basilica della Madonna di Kazan fu umiliata ed offesa, sino a essere derubricata a museo dell'ateismo. Gli ebrei furono perseguitati anche dai comunisti, benché, stante l'ipocrisia stalinista, fossero trucidati in quanto sionisti. Il partito comunista polacco fu sciolto e i suoi dirigenti passati per le armi - complice il carnefice Palmiro Togliatti - ma in realtà si trattò di un pogrom antisemita, visto che erano quasi tutti israeliti. La radice giudaico-cristiana andava estirpata. In Italia, i partigiani comunisti si dedicarono all'assassinio sistematico dei sacerdoti. Ecco l'elenco per regione dei preti ammazzati dai comunisti, dal 1942 al 1954: Val d'Aosta: 2; Piemonte: 12 (Torino 5, Alessandria 3, Asti 2, Cuneo 1, Biella 1); Liguria: 7 (Genova 2, Savona 1, Imperia 4); Lombardia: 3; Veneto: 3; Friuli Venezia Giulia Istria e Dalmazia: 50 circa; Emilia-Romagna: 32 (Bologna 10, Ferrara 1, Modena 7, Parma 2, Forlì 1, Ravenna 1, Reggio Emilia 9, Rimini 1); Toscana: 15 (Firenze 1, Arezzo 2, Lucca 2, Massa-Carrara 5, Pisa 3, Siena 2); Umbria: 4 (Perugia 4); Marche: 5 (Ancona 2, Macerata 2, Pesaro 1); Abruzzo: 2; Lazio: 2; Campania: 1; Calabria: 1. In tutto, 139 sacerdoti, rei di credere in Cristo e non in Togliatti. I cristiani sono massacrati in Romania in modo atroce: "Meglio dieci anni a Buchenwald che uno nel carcere romeno di Pitesti". In Ungheria, il cardinale Josef Mindszenty è torturato per 40 giorni. Di altri 600 preti magiari non si ha più notizia. In Cecoslovacchia, sono condannati ai lavori forzati 7000 sacerdoti.   La suora Zdenka Schelingova muore per le torture. Migliaia di martiri in Bulgaria, fra cui mons. Eugenio Bossilkov, eliminato nel 1952. L'Albania comunista perseguita brutalmente i cristiani, costretti a bere le proprie urine e mangiare i loro escrementi. I cattolici polacchi, che subiscono il loro olocausto da parte dei nazisti (quasi 6 milioni di vittime), sono anche i più colpiti dal comunismo: oltre mezzo milione di deportati in Siberia e nel Kazakistan nel 1939; tra il 1945 e il 1947, centinaia di sacerdoti scompaiono. Nel 1953, arrestano il cardinale Stefan Wyszynski, insieme ad altri vescovi e 900 sacerdoti. Nel 1955, finiscono in carcere più di 2000 fra preti e laici ostili all'ateismo di stato. Nel 1984, il regime di Jaruzelski fa orribilmente massacrare il sacerdote Jerzy Popieluszko. In Polonia, assai prima del 9 novembre 1989, il comunismo cade e con vergogna. È la classe operaia di Danzica che nel 1970 e nel 1980 disvela al mondo che il regime comunista sfrutta e calpesta il proletariato. È il popolo polacco tutt'uno con Karol Wojtyla a far crollare il dio stupido, falso e bugiardo. É la Madonna di Czestochowa, "arrestata" dai miliziani comunisti, gli imbecilli di tipo nuovo, e liberata da due intrepide suorine, a far implodere il marxismo-leninismo. Il Muro cade a Danzica prima ancora che a Berlino.  

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