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Federica Martinelli, Tessa in «Barbarossa», un ruolo che le ha regalato...? «È il ruolo più bello, interessante e forse anche più completo che abbia interpretato».

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Miha regalato la consapevolezza di fare l'attrice e di essere una attrice». È stata diretta da suo papà Renzo, più gioie o più dolori? «Più gioie. Lavorare con il papà che ti dirige su un set è una responsabilità in più. Devi essere brava per il regista ma devi anche essere brava per il tuo papà». E non era la prima volta? «No. Sono stata diretta da mio padre in altre pellicole, "Vajont", "Piazza delle Cinque Lune", "La bambina dalle mani sporche", "Porzus"». Vive a Roma ma è nata a Desio vicino Milano... «La Capitale è la città del cinema. Mi sono trasferita per lavorare e studiare». Figlia di genitori separati, ha sofferto? «Sì e no. I miei genitori mi hanno insegnato e regalato tantissimo. Oggi siamo una famiglia allargata. Papà e mamma sono diventati genitori di altri figli. E comunque ho il valore della famiglia». E la sua infanzia? «Ho vissuto a Milano i miei primi 6 anni. Ed ero davvero piccolissima quando sono apparsa in un spot pubblicitario e in alcune sigle televisive». Come è cresciuta? «In modo molto semplice e sano ed è una virtù». Voleva fare l'attrice da sempre? «Ero bambina e mi raccontano di questa mia voglia. Sono contenta di fare quel che ho fatto anche se ho raggiunto con la mia famiglia un compromesso, la laurea». Era brava a scuola? «Sì, mi è sempre piaciuto studiare e non è stato un sacrificio frequentare l'università». È ambiziosa? «Con moderazione». È determinata? «Senza moderazione». È riflessiva? «A volte sì a volte no. Ma penso di sapermi regolare». Le piacerebbe fare teatro? «Spero a breve di fare un'esperienza in tal senso». E per la vita privata? «Sono per il matrimonio e mi piacerebbe diventare mamma».

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