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Benigni: show sotto lo sguardo di Michelangelo

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Infattilì nel contesto dei grandi tra le tombe di Michelangelo, Galileo e il Petrarca, Benigni la fa da padrone. Al suo arrivo non c'è corrente politica che tenga: tutti si catapultano al suo inseguimento, con sobrietà ovviamente. Lui non delude nessuno: né il presidente del premio Galileo 2000, Alfonso De Virgilis, che l'ha fortemente voluto, né un pubblico di classe come quello che ha riempito la chiesa di Santa Croce. Bonaiuti in prima fila come ospite d'onore non può scappare alle battute del comico fiorentino che ironizza sul suo cognome e che dichiaratosi inadatto all'onorificenza quanto Gasparri al senato gli chiede di non riferirglielo. Lui la star, ma il premio Galileo 2000 quest'anno si supera e non solo per il prestigio dei suoi premiati oltre a Benigni per l'arte e a il Cardinal Renato Martino per la fede, a ricoprire il ruolo di Galileo è lo scienziato tedesco Reinhard Genzel scopritore del buco nero al centro della Via Lattea. Poi i premi dedicati alla musica e alle altre categorie dal grande maestro d'orchestra Seiji Ozawa al ballerino catalano Angel Corella. Passando per la giovane e promettente soprano Paola Leggeri e il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, come rappresentante degli aquilani meritevoli di aver mostrato nella tragedia una forza inaudita. Belle dame e vestiti di gran classe, l'entrata dalla biblioteca nazionale porta in un viaggio tra labirinti di libri, giochi di luci e decine di attori ora nascosti dietro uno scaffale, ora al centro della stanza o in un corridoi a discutere di filosofia e religione. Ambienti suggestivi costruiti ad arte nel cuore della sapienza fiorentina. Dopo innumerevoli sorprese il primo chiostro si presta al momento del cocktail e cosi tutta la Firenze bene si coccola tra un brindisi e leggere discussioni sullo spettacolo appena consumato. Volti noti e meno noti, gioielli da sogni ma anche parole di interesse per un premio come Galileo 2000 che ha ampiamente raccolto il favore della città. Poi gli sbandieratori ad onorare le gesta della Firenze e l'Ave Maria di Schubert a rammentare il luogo sacro. Infine, nella navata centrale ha inizio il grande spettacolo a fare da cicerone è Alfonso De Virgilis che oltre ad aver fondato il premio è anche il presidente della Banca Interregionale che assieme ad altre banche è tra le finanziatrici della kermesse. Il colpo di scena finale è l'apertura del premio alla città: le porte della navata si spalancano e i cittadini possono godersi, solo un breve saluto del sindaco Matteo Renzi, lo spettacolo. Il sogno pare quasi realizzato: premiare chi si è distinto per aiutare l'umanità per spronare un mondo che ha tanto bisogno di geni pieni di cuore.

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