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La società contemporanea con tutte le sue violenze

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AntonellaMelilli Sono quattro spettacoli, che sembrano tutti percorsi dal tema della violenza e della prevaricazione, di una classe su un'altra, di un sesso sull'altro, di un'età sull'altra. E si propongono come un approccio, estremamente interessante e significativo, a una drammaturgia inglese che appare oggi assai ricca di fermenti e voci nuove, tese ad esplorare le problematiche, le incongruenze e perfino le aberrazioni della società contemporanea. Un'occasione che si offre al pubblico più attento con la nona edizione, al Teatro Belli, di Trend-Nuove frontiere della scena britannica, a cura di Rodolfo Di Giammarco. A segnarne l'inizio, il 13, la Compagnia ZoeTeatro con The Infant di Oliver Lansley. Un testo, visionario e feroce, che si attorce sul paradosso di una sicurezza nazionale pronta a mutarsi in inquisizione preventiva e tirannia del pensiero. È quindi la volta, il 19, di Barry Collins e del suo The Judgement, tessuto di parole che strappano, mordono, spezzano ossa sull'orrore di un cannibalismo indotto dalla guerra. Mentre con Bollocks di Lee Hall, tradotto peraltro dalla nostra già affermatissima Letizia Russo, la Compagnia N.I.M. Neuroni in movimento affronta, attraverso il trauma di una virilità distrutta da un'arma da fuoco, il vuoto di una società dominata da modelli irraggiungibili. Al Teatro Sotterraneo infine il compito di concludere la rassegna, il 30, con Raimbows Kiss, di Simon Farquha, già approdato al Royal Court nel 2006 e nel 2008 a New York. Dove il racconto di dolorose storie metropolitane si dipana claustrofobico con scansioni proprie del linguaggio cinematografico.

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