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Il movimento di Teshigawara

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LorenzoTozzi Torna a Roma domani sera (Auditorium della Conciliazione) per il RomaEuropa Festival Saburo Teshigawara, punta di diamante della coreografia contemporanea nipponica. Su un tappeto cosparso di frammenti di vetro danza insieme ai suoi interpreti «Glass Tooth» (Frammenti di vetro). Il suo stile rivela una formazione composita tra Oriente e Occidente (butoh, arti marziali, danza contemporanea), ma anche nel balletto e nelle arti plastiche. La sua compagnia, Karas, fondata negli anni Ottanta sembra realizzare un'ipnosi narcotizzante in piccoli movimenti ripetuti o variati. «Innumerevoli pezzi di vetro riflettono la luce e il tempo – spiega il coreografo - La vita appare in una terra sconosciuta: i frammenti di vetro diventano frammenti di tempo e si fondono oltre i loro significati. Sono frammenti di luce e anche frammenti del tempo. Il vetro, come la luce, è più bello nei momenti in cui si spezza. Il tempo che scorre e i frammenti che si spezzano diventano una cosa sola. Ogni gesto è fatto di piccoli movimenti consecutivi. E noi stessi non siamo che l'agglomerato di piccole cellule. Anche il tempo, che vediamo frammentarsi nei piccoli segmenti dell'orologio, è un unico movimento continuo. Voglio percepire la vita quando quello che non si vede incontra quello che lo rende visibile. Questo è lo scopo della mia danza».

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