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Il 26 e 27 settembre 2009, nel comune cilentano di Roscigno, in provincia di Salerno, avrà luogo una rassegna culturale dal titolo «Momenti di storia ritrovata - Il brigantaggio meridionale».

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«Èun modo per ritrovare le nostre radici, i nostri sapori, i nostri suoni - afferma Pino Palmieri, consigliere comunale di Roscigno con delega a Sport e Spettacoli - Guardiamo al passato, alle risorse del nostro Sud, per proiettarci nel futuro». Al centro della rassegna, che si svolgerà nel suggestivo borgo di Roscigno Vecchia, il tema del «brigantaggio postunitario» che si cala appieno nel dibattito sul Risorgimento avviato dai preparativi messi in campo dal governo italiano per celebrare i 150 anni dall'Unità d'Italia previsti per il 2011. Ancora oggi liquidato con poche righe dai libri di testo scolastici, il brigantaggio meridionale fu invece una vera e propria ribellione sociale e politica contro l'esercito invasore dei piemontesi, che interessò ampie zone dell'ex Regno delle Due Sicilie e coinvolse decine e decine di migliaia di meridionali. A ricordarlo ci ha pensato anche l'ex Presidente della Repubblica Ciampi, favorevole a una nuova analisi del Risorgimento: «Non c'è dubbio che nel raccontare il Risorgimento e l'Unità sono passate soprattutto l'esaltazione delle gesta garibaldine, dimenticando gli episodi crudeli come il brigantaggio», afferma. «Si faccia pure un'operazione-verità, senza però dimenticare le motivazioni ideali e di fondo. Così come la Liberazione fu la vittoria della libertà sull'oppressione, il Risorgimento fu l'affermazione di un popolo che si è trovato unito sotto un'unica bandiera».

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