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Bruce Springsteen compie 60 anni

Bruce Springsteen

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Il «Boss» spegne 60 candeline. Bruce Frederick Springsteen, nato al Monmouth Memorial Hospital di Long Branch, New Jersey, trascorre tutta la sua infanzia e buona parte dell'adolescenza nei ristretti confini di Freehold, dove, in una serata del settembre 1956, assiste in tv all'esibizione di Elvis Presley all'Ed Sullivan Show, decidendo all'istante che cosa farà da grande: il cantante di rock'n'roll. Non cambierà più idea. Nel 1965 entra a far parte dei Castiles, una band di ragazzi di Freehold che arriva a due passi dal pubblicare un singolo prima di sciogliersi nel 1968. Mentre la famiglia Springsteen si trasferisce in California, Springsteen rimane nel New Jersey e inizia a frequentare Asbury Park, piccolo centro sulla costa che in quegli anni vanta una scena musicale straordinariamente viva. I primi due dischi, «Greetings from Asbury Park, NJ» e «The Wild, the Innocent & the E Street Shuffle», entrambi del 1973, ottengono ottime recensioni, ma vendite meno che scarse. La Columbia inizia a chiamare Bruce «la follia di Hammond» e si prepara a rescindere il contratto; Springsteen non si perde d'animo e punta su quella che è sempre stata e sempre sarà in seguito la sua arma principale: le esibizioni dal vivo. Con la sua E Street Band si lancia in una lunghissima serie di concerti di straordinaria intensità. Ad uno di questi assiste anche Jon Landau, critico tra i più influenti della rivista "Rolling Stone". Landau rimane folgorato e scrive un lungo, commovente articolo che nella parte centrale recita «stasera ho visto il futuro del rock'n'roll e il suo nome è Bruce Springsteen». Nel 1975 esce «Born to run», uno dei dischi fondamentali della storia del rock; questa volta oltre alle critiche esaltanti arriva anche il successo di vendite. Il 1978 è l'anno di «Darkness on the Edge of Town» e di un tour in cui ogni concerto sembra scrivere una nuova pagina nella storia del rock'n'roll. L'album fissa le coordinate della sua poetica: storie comuni di gente altrettanto comune, tratteggiate in modo da far emergere l'eroismo nascosto nel vivere quotidiano e vicende di uomini le cui opzioni principali non sono vincere o perdere, ma perdere con dignità o farsi inghiottire dall'oscurità della solitudine. Queste tematiche vengono ampliate due anni dopo nel doppio «The River» che porterà Springsteen, nel 1981, a compiere la sua prima vera tournèe nel Vecchio Continente. «Nebraska», uscito nel 1982, è un disco acustico, inciso in totale solitudine su un vecchio registratore a quattro piste, che narra storie di violenza, morte ed alienazione. Parte del materiale inciso per Nebraska, ma che non ha trovato posto nel disco, forma la struttura di «Born in the USA», che nel 1984 regala a Springsteen il suo più grande successo commerciale di sempre. La title-track, misteriosamente scambiata per un inno nazionalista, è in realtà il grido di rabbia di un reduce dal Vietnam che sente di essere stato prima usato, poi umiliato e infine dimenticato dal suo stesso Paese. Nel 1985 Bruce sposa la modella Julianne Phillips, mentre il «Born in the USA tour» batte una serie impressionante di record, regalandogli una fama planetaria. Nel 1987 incide «Tunnel of Love», disco che parla con toni sommessi del rapporto uomo-donna e delle sue mille zone d'ombra. Lo stesso anno Springsteen e la E Street Band partecipano con Youssou N'Dour, Tracy Chapman, Peter Gabriel e Sting a un tour mondiale organizzato da Amnesty International, al termine del quale Bruce decide di dare un taglio netto a molte cose: scioglie, per la delusione dei suoi fan, la E Street Band e lascia quel New Jersey di cui era divenuto il simbolo. Si trasferisce con Patti Scialfa a Los Angeles dove nel 1990 nasce Evan James, il primo figlio della coppia (seguiranno Jessica Rae nel 1991 e Sam Ryan nel 1994). Interrompe un silenzio durato quasi cinque anni pubblicando contemporaneamente nel 1992 due album, «Human Touch» e «Lucky Town»; i dischi non vendono quanto sperato e la successiva tournèe ha un buon successo, ma non convince del tutto i fan, per lo più diffidenti verso i nuovi musicisti che hanno sostituito la E Street Band.   Nel 1994 Springsteen vince un Oscar per «Streets of Philadelphia», scritta per il film Philadelphia dell'amico Jonathan Demme, e l'anno successivo pubblica un disco semi-acustico, «The Ghost of Tom Joad». Il cuore dell'album è composto da storie di emigranti messicani che attraversano il confine illegalmente per cercare una fortuna che non troveranno. Ad un lungo tour acustico in piccoli teatri, ne segue uno decisamente elettrico che segna il ritorno della E Street Band. Si tratta di tutto fuorchè di un tour d'addio: nel 2002 Springsteen con l'apporto della sua band incide «The Rising»: è un'amara riflessione sull'America post 11 settembre e sull'impatto che la tragedia ha avuto sulle vite delle molte persone che ne sono state direttamente toccate. Negli ultimi anni si schiera apertamente e duramente contro la politica di George W. Bush, in particolar modo per la politica estera riferita ai conflitti in Iraq nel 2003: dopo 2 anni, nel 2005 viene pubblicata la canzone Devils & Dust per narrare le sensazioni di un soldato statunitense in guerra. Questo è il suo terzo album acustico, che include alcune canzoni scartate dall'album The Ghost of Tom Joad. L'album Devils & Dust (2005) è il primo disco di Springsteen ad essere sottoposto alla censura e al bollino di avvertimento a causa della canzone Reno, un pezzo che narra in dettaglio di un rapporto sessuale tra un uomo disperato e una prostituta. Nel 2006 esce We Shall Overcome: The Seeger Sessions: album anomalo rispetto alla produzione springsteeniana in quanto tutte le canzoni sono delle cover di brani della tradizione americana con il denominatore comune di essere stati tutti reinterpretati da Pete Seeger, cantante bluegrass e folk americano. Il 2 ottobre 2007 esce negli USA un nuovo album con la E-Street Band intitolato Magic. Nella prima settimana di uscita l'album vende 335mila copie, balzando al primo posto della classifica USA. Il 27 gennaio 2009 viene pubblicato l'ultimo lavoro del Boss, intitolato Working on a Dream e registrato insieme alla fedele E-Street Band.

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