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Il regista Stefano Calvagna contro la violenza negli stadi

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Sonoquesti i temi del film «L'Ultimo Ultras», scritto, interpretato e diretto da Stefano Calvagna, sostenitore della Lazio, che boccia senza riserve la tessera del tifoso, l'ultima proposta del ministro Maroni per contrastare la violenza negli stadi. «Non serve a niente, fare degli stadi dei fortini non risolve il problema. La violenza, come dimostrano i tragici fatti di Filippo Raciti e Gabriele Sandri, è soprattutto fuori dagli stadi», ha detto Stefano Calvagna alla presentazione del film al cinema Barberini che sarà nelle sale dal 4 settembre, distribuito da Poker Entertainment. Il film è la storia di un ultras che dopo aver accoltellato un ragazzo della tifoseria opposta, vive da latitante sul Lago di Garda: ogni domenica continua ad andare in quello della cittadina in cui si è rifugiato e tifa sempre per la squadra ospite, inimicandosi quindi gli ultras locali. L'incontro con una donna, segnerà l'inizio del suo percorso di redenzione che riserva un finale a sorpresa. Nel cast ci sono anche Francesca Antonelli, Giancarlo Lombardi, Mauro Meconi e Rossella Infanti e un cameo di Shevchenko, ex del Milan scelto «perchè rappresenta il calcio pulito» La pellicola inizia con la frase «alla mia seconda vita», ma forse anche a quella di uomo braccato, visto che qualche mese fa è stato «vittima di un attentato omicida». Din. Dis.

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