Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Bregovic, un «Alkohol» che inebria

default_image

  • a
  • a
  • a

DomenicoParis Tutta la magia e la follia gitana sul palco di Cosmophonies, al Teatro Romano di Ostia Antica. Oggi, alle ore 21, grande concerto di Goran Bregovic e della sua Wedding and Funeral Band. Il musicista di Sarajevo presenterà ai fortunati presenti la sua ultima fatica, Alkohol: Rakija & Champagne. Uscito all'inizio del 2009, l'album, per ammissione dello stesso artista, può essere considerato come la fusione di due diversi ingredienti in un'unica miscela di follia e raffinatezza. A conferma di ciò, la duplicità insita nel titolo: "rakija", infatti, è il nome della tipica bevanda alcolica serba, un micidiale brandy alla prugna altamente consigliato per l'ascolto delle canzoni contenute nella prima parte della release e registrate dal vivo nel corso dell'estate del 2007 presso la cittadina di Guca (sede annuale di un affollatissimo festival di bande di ottoni, durante il quale centinaia di migliaia di giovani slavi trascorrono tre giorni a mangiare, ad ascoltare musica e a divertirsi ingerendo, per l'appunto, grandi quantità della suddetta bevanda). La parola "champagne", invece, fa riferimento a "Three Letters" la seconda parte dell'opera, nella quale è contenuta una musica molto più soffusa e composta, perfettamente assimilabile alla quiete e all'eleganza comunicate dalle bollicine di champagne che riposano nel bicchiere. In ogni caso, si tratta di un unicum sonoro che, come ha fermamente invitato a fare Bregovic stesso parlando del disco, va gustato con un solo lungo sorso, possibilmente abbandonandosi alla danza e all'euforia più scatenate come di norma succede ai suoi concerti. I fan di vecchia data, comunque, possono stare tranquilli: quello che ascolteranno sarà il solito, originalissimo caleidoscopio di suoni e arrangiamenti ai quali sono abituati da ormai oltre quindici anni: fanfare tzigane, polifonie bulgare, percussioni e strumenti tipici delle terre balcaniche, tutto sapientemente mischiato e reso desueto da potenti riff di matrice rock e da un sapiente lavoro di assemblaggio stilistico al fascino del quale difficilmente si potrà resistere. Non mancheranno, naturalmente, neanche momenti di scatenata improvvisazione, durante i quali, oltre ai virtuosismi musicali e alle bizzarrie strumentistiche, si potrà apprezzare con piena soddisfazione oculare anche la grande capacità "attoriale" del poliedrico artista. Insomma, per quanti ancora non si fossero avvicinati alla sua musica, un'occasione unica per scoprirlo e, per di più, in una location davvero ad hoc.

Dai blog