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E l'Accademia di Francia dopo i giardini apre le sue più segrete stanze

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FrédéricMitterrand in pochi mesi ha rivoluzionato il palazzo cinquecentesco del cardinale Ferdinando De Medici: mostre d'arte, cicli cinematografici, dibattiti culturali: con il ministro Bondi o Gian Luigi Rondi, tra i tanti. E omaggi al nostro e al suo cinema, con l'arrivo di dive come Catherine Deneuve, di registi come Rosi, di autori sulla cresta dell'onda come Saviano, il «divo» di Gomorra. L'altra sera si è chiuso il cerchio della sua sfida per risvegliare l'Accademia di Francia con l'apertura di un nuovo spazio, la gipsoteca, le opere realizzate dai borsisti durante il loro soggiorno romano. Ecco il busto di Ferdinando De' Medici, i calchi della colonna Traiana, la grande statua di Luigi XVIII opera giovanile di Cortot. E ieri l'ultimo atto: l'apertura dell'intera villa cinquecentesca, luogo delle meraviglie quanto i suoi giardini all'italiana, finalmente aperti al pubblico quotidianamente, altra promessa mantenuta da Mitterrand. Una «vernice» che precede di due giorni l'ingresso del pubblico, possibile fino al 20 settembre. Romani e turisti potranno conoscere storia e tradizione del luogo: nell'antichità era Horti Luculliani, poi residenza del cardinale Ricci di Montepulciano, e del cardinal de' Medici, infine luogo di delizie di Napoleone, che vi insediò quell'Accademia di Francia diretta tra gli altri da Ingres e Balthus. Proprio le loro stanze sono state aperte per la prima volta, così come le stanze del primo piano dipinte nel Cinquecento da Jacopo Zucchi. A festeggiare la «Villa aperta» tra gli altri l'ambasciatore di Francia Jean-Marc de la Sablière, Alain Elkann, Marisela Federici, Nicoletta Fiorucci, Valentina Moncada, il direttore dell'Istituto Italiano di Cultura a Parigi Rossana Rummo, l'artista cinese più gettonato, Yan Pei-Ming. Li. Lom.

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