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Potter sul viale del tramonto Il rampante è «Twilight»

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NataliaPoggi La saga di Harry Potter contro le intriganti e morbosette storie di Twilight? Il piccolo mago che combatte le forze del male contro l'affascinante vampiro biondo che manda in visibilio torme di adolescenti? La battaglia è ardua ma nei forum del web dove i fans si confrontano quotidianamente sui massimi sistemi il dilemma accende, ormai da qualche anno, il dibattito. La questione torna prepotentemente d'attualità per l'imminente uscita di «Harry Potter e il principe di Mezzosangue», il film numero sei sulle gesta dell'eroe di Hogwarts sugli schermi mondiali da metà luglio. L'attesa galvanizza i «potterrestri» ma un dubbio li assale: e se anche questo è brutto come il numero cinque? C'è già chi medita di togliersi le scarpe e tirarle contro lo schermo. Per chi non è addentro al problema per numero cinque s'intende «Harry Potter e l'Ordine della Fenice», un film che i puristi della saga potteriana hanno bocciato in massa: «Troppi effetti speciali, scarsa fantasia e nessuna suspence». Come dire: il libro della Rowling è una cosa, il film tutt'altro. La corazzata Harry Potter è già in apprensione. Un altro semi-flop planetario, a questo punto, sarebbe un disastro considerato che si sta già girando il settimo, i «Doni della Morte», e che sarà diviso in due parti. La prima uscirà nel 2010,la seconda nel 2011. Una corsa contro il tempo: Dan Radcliffe e compagni sono ormai adulti con barba e baffi; Emma Watson è già una donna che, in privato, veste in maniera chic se non addirittura sofisticata. Vederli ancora nelle divise da collegiali è quasi patetico. Nel frattempo, poi, sono cresciuti anche i fans. E non risparmiano critiche al beniamino Harry. Prima di tutto il fatto che con l'altro sesso ci sa fare poco. Insomma è un imbranato ma soprattutto non è romantico. Scrive una potterina che ha letto entrambe le saghe: «Io amo la saga di Harry Potter ma c'è una cosa in cui la Row deficita: la capacità di creare storie d'amore... un esempio, la coppia Ginny-Harry...insomma Ginny e Harry sono carini ma... non so, è stato un innamoramento "lampo", quasi poco credibile e pochissimo sviluppato. Sono sicura che molte persone sono comunque rimaste deluse dalla mancanza di "particolari", cose romantiche ecc. ecc. ... vero che non è una saga incentrata sul romanticismo ma insomma, ci sarebbe stato comunque...Nel senso "amore" Twilight, oltre alla trama intrigante, dà quell'emozione in più..». Acuta osservazione, non c'è che dire. Un recente sondaggio sulle preferenze dei giovani lettori italiani (che come tutti i sondaggi va preso con le molle) avrebbe addirittura registrato il sorpasso del duo Edward e Bella su Harry. In pratica nelle vicende di Twilight i ragazzi trovano più ispirazione e un immaginario più vicino al loro. C'è il sentimento e il «lato» buono che emerge dalle forze oscure (il male viene neutralizzato, anzi addomesticato), partecipazione emotiva e azione. Invece nella saga della Rowling il mondo è manicheo. I buoni da una parte, i cattivi dall'altra in perenne contrasto. È un moto circolare, non va da nessuna parte. Le battaglie del maghetto, sempre più ardue, alla fine stancano. «Harry Potter è una saga più complessa che a mio avviso aveva intenti molto più alti di quelli di una semplice favola per bambini. E con l'avanzare della storia, all'aumentare del successo della serie soprattutto, mi sembra che l'autrice li abbia un po' persi di vista... Ritengo che l'opera della Meyer sia più coerente», precisa un altro critico in erba. «Edward è un personaggio molto più interessante e misterioso mentre di Harry ormai sappiamo tutta la vita e non ha più niente di avvincente», si lamenta un'altra lettrice. Insomma dopo l'overdose di grifondori e mangiamorti c'era proprio voglia di nuovo: Twilight è arrivato al momento giusto. Anche se c'è la consapevolezza che «Harry Potter resterà un capolavoro che finirà sui libri di testo scolastici negli anni a venire, mentre Twilight molto probabilmente no...». Però del maghetto si parla già al passato con una vena di nostalgia. Harry diventerà un'icona come Pippi Calzelunghe, i cui telefilm degli anni Sessanta trasmessi, ogni giorno, sulla tv satellitare deliziano migliaia di bambini a cui non interessa affatto sapere che quella Pippi lì oggi ha cinquant'anni suonati.

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