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Diplomazia bizzarra e ironica

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Proprioquesta sua attività lo ha spinto a raccontare alcuni lati curiosi di un mondo all'apparenza ovattato ma che in realtà a volte nasconde ben altro dietro le quinte. «Arrivato per posta» è la storia di un funzionario dei servizi scolastici in missione all'estero che si inventa un curioso dialogo con un connazionale deceduto. Lo spunto viene fornito dalle ceneri del defunto in attesa di sepoltura e temporaneamente ospitate presso la sede consolare. Il romanzo narra in chiave satirica la vita dei diplomatici sempre alle prese con episodi comici, tragici e talvolta patetici. L'autore trova spunto dai dialoghi immaginari del funzionario con le ceneri per mettere alla berlina le severe regole vigenti nelle ambasciate, la cui applicazione spesso contrasta con il buonsenso. Tutto amalgamato nel paradossale rapporto di complicità che si istaura tra il protagonista e il morto. Un racconto acuto, a tratti intimistico e decisamente avvincente quello confezionato da Giuseppe Poli e che rappresenta una chiave scanzonata per aprire le stanze dei bottoni.

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