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Cinismo e utopie del cronista di provincia

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.Non è la prima volta che cerca e ricerca informazioni, in quella torrida Siracusa, per riempire i suoi articoli di misteri e verità. Un cronista come lui, arruffone, ironico, maturo, intrigante e a volte sfigato quasi si annoierebbe di fronte all'ultimo omicidio da raccontare ai suoi lettori del Gazzettino. Se non fosse che, stavolta, Tony si ritrova catapultato senza neanche rendersene conto in una storia fatta di crimini, misfatti e bellissime fanciulle. Così, l'ennesimo ritrovamento di un cadavere quarantatreenne in una Mercedes Slk grigio metallizzato, si trasforma da noioso omicidio a intrigante romanzo giallo di Toi Bianca: «Dove finiva Via Pitia» (Lombardi Editore, pag. 231). Al suo esordio, Toi Bianca sembra quasi raccontare attraverso la figura di Tony parte del suo mondo. Oggi è portavoce del ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo, ma ha passato una vita a fare il cronista per strada nella sua Siracusa. E tra le pagine del suo libro traspare tutta la passione per un mestiere, tutti i segreti, i pregi e i difetti del giornalista Tony che ama mangiare i suoi arancini, godersi il suo mare, i suoi amori. Che ama ascoltare e canticchiare le sue canzoni pop. E che senza neppure accorgersene scava e arriva in fondo al caso, tra gli affari sporchi che c'erano dietro a quel depuratore manomesso e che ha portato al ritrovamento del cadavere nella Mercedes. Toi Bianca, che grazie all'uso del dialogo rende fluida la lettura, coglie anche l'occasione per far conoscere meglio la sua città. Romantica e degradata. Che adora, ma gli va stretta. Dove l'ambiente è spesso un tema che fa rima con criminalità. Lo spunto del romanzo è infatti venuto da un evento di cronaca realmente accaduto alla fine degli Anni Novanta, al depuratore consortile del polo petrolchimico siracusano. La fantasia, tra le pagine edite da Lombardi Editore, non fugge lontano dalla realtà. Giornalista e giornalismo, in questa storia, raccontano veri pezzi di vita e di cronaca del Sud. Con un unico grande dubbio a rimanere in fondo al libro: dove finiva via Pitia?

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