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Pieraccioni perde la testa per la struggente Marilyn

Pieraccioni presenta

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La pellicola, alla seconda settimana di riprese, tra gli studios De Laurentiis sulla Pontina, Firenze, Rimini e Livorno, nasce da un'idea di Giovanni Veronesi e racconta le curiose vicende di Gualtiero Marchesi (Pieraccioni), che non è il celebre chef ma uno che ripara piscine. Quando sua moglie (Barbara Tabita) scappa con un domatore di leoni (Biagio Izzo), al nostro eroe non resta che sfogarsi con i suoi amici di sempre, una coppia di gay (Luca Laurenti e Massimo Ceccherini), alle prese con la loro pasticceria e il loro passionale amore. Tutto cambierà quando una medium (Gianna Giacchetti) in una seduta spiritica invocherà l'anima della Monroe (Suzie Kennedy) che entrerà nella vita di Gualtiero, il quale sarà però il solo a poterla vedere. Gualtiero rischia così d'impazzire e va da uno psichiatra (Francesco Guccini), mentre l'unico che gli crede è Rocco Papaleo perché ha avuto un'esperienza analoga con un personaggio decisamente più ingombrante, Adolph Hitler. Intanto, la Monroe continua ad incitare Gualtiero a riprendersi moglie e figlia (Marta Gaslini). «Dopo 15 anni da "I laureati" e dopo aver incassato 22 milioni e mezzo di euro con "La moglie bellissima", il mio obiettivo è continuare a fare film e a divertirmi - ha dichiarato ieri il regista e attore all'hotel Eden -. La tv non m'interessa e il teatro è faticoso. Ma resto sempre un cabarettista. Stavolta racconto le dinamiche della famiglia allargata di oggi. Il 70 per cento dei miei amici sono tutti "riaccompagnati", come dice mia madre. Suzie Kennedy è un'attrice londinese che va in giro con una Cadillac cabrio rosa, l'ho scelta perché è un clone della Monroe e tra i sosia è quella che le somiglia di più. Per inserire nel mio film questa icona pop per eccellenza, questa star hollywoodiana da cui è impossibile non restare ammaliati, ho dovuto sottoporre la sceneggiatura alla fondazione Strasberg che ha voluto persino cambiare alcune battute, visto che cura i diritti d'immagine di Marilyn. Il film ha suscitato molto interesse in Usa e speriamo di venderlo anche lì. Suzie vive facendo la sosia della Monroe, si pettina, si veste e parla come lei: rievoca il mito di Marilyn che era sempre struggente qualsiasi cosa facesse. Mi auguro di trovare una voce italiana in grado di replicare la doppiatrice storica della Monroe, Rosetta Calavetta. Stavolta non ci saranno citazioni né gag sulla realtà politica italiana: però, vi assicuro, - ha ironizzato Pieraccioni - qui gli attori sono tutti maggiorenni e il padre di Ceccherini faceva l'autista di Craxi. Comunque, Silvio Berlusconi in questo momento è davvero molto vicino agli italiani», anche lui soffre pene d'amore.

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