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Magico Sokolov pianista schioppettante

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Conla perentorietà delle sue esecuzioni il pianista russo Grigory Sokolov, stasera di nuovo in Sala S. Cecilia per la stagione cameristica dell' Accademia ceciliana, si è ormai conquistato una presenza annuale. Sokolov è difatti un pianista fuori dagli schemi e di forte personalità. Il suo repertorio spazia dal Settecento di Bach e Domenico Scarlatti sino a Rachmaninov e Skriabin passando per i classici Mozart e Beethoven e i romantici Chopin e Schumann. Questa volta però Sokolov ha voluto accentrare la sua attenzione sulla Vienna primo Ottocento. Si inizia con Beethoven o meglio con la seconda delle sue trentadue Sonate (op. 2 n. 2 in la maggiore) dedicata a Haydn e con la tredicesima «quasi una fantasia» del 1801. E per chiudere in bellezza infine la vitalistica Sonata in re maggiore op. 53 di Franz Schubert del 1825, schioppettante e virtuosistica. Lor. Toz.

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