
Il ricordo su Sky Cinema

21),Carlo Verdone renderà omaggio all'amico Sergio Leone, produttore del suo primo film, «Un sacco bello» (1979), e anche del secondo «Bianco Rosso e Verdone» (1980). Quando si conobbero, Leone aveva 50 anni e Verdone poco più di 30: aveva appena finito in tv il fortunato programma «No Stop», quando Leone chiamò suo fratello Luca (che stava scrivendo un libro sul maestro) e si fece passare Carlo. Tutto nacque da quella telefonata. E da lì partiranno anche i ricordi di Verdone. La paura del loro primo incontro, «a casa sua indossava un caffetano mediorientale e delle pantofole di pelliccia rossa». I raptus alimentari di Leone, quando interrompeva il lavoro per andare a mangiare a Ostia o a Trastevere i supplì e i filetti di baccalà. Leone era burbero e incuteva timore. Indimenticabile la notte precedente al primo ciak di Verdone, in preda all'ansia: Leone lo svegliò in piena notte e lo condusse in giro per Roma raccontandogli storie e personaggi incredibili fino all'alba. E poche ore dopo lo accompagnò sul set di «Un sacco bello». Grazie a Leone, Verdone conobbe Alberto Sordi: un giorno Carlo disse a Sergio che con Sordi avrebbe lavorato persino gratis, o comunque per soli 20 milioni di lire. Erano a pranzo, Leone chiamò un cameriere e si fece portare un tovagliolo di carta dove gli fece firmare il contratto: «Io sottoscritto Carlo Verdone, qualora la Rafran (la sua casa di produzione) facesse un film con me e Sordi, pretenderò solo 20 milioni». Non era uno scherzo: quel contratto Leone lo sventolò a Verdone quando quel film si realizzò davvero. Non mancherà il rimpianto: quando uscirono in contemporanea i film «I due Carabinieri» di Verdone e «C'era una volta in America», la commedia verdoniana fece incassi molto superiori a quelli del grande capolavoro del maestro. Verdone si scusò con Leone il quale rispose che il pubblico italiano di cinema non capiva niente. Din. Dis.
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