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Il pulp «RocknRolla» tra azione e ironia

RocknRolla

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ROCKNROLLA di Guy Ritchie, con Gerard Butler, Thandie Newton, Tom Wilkinson, Gran Bretagna 2008 Dopo averlo presentato al Festival Internazionale del film di Roma, Ritchie racconta la caotica City, simbolo della speculazione edilizia. Ci sono criminali come One Two (Butler, il re Leonida di «300») e la sua banda, il «mucchio selvaggio». C'è il miliardario russo Uri (Karel Roden). C'è la sexy commercialista Stella, sposata con un gay, che si muove nell'alta finanza ma fa affari con i malavitosi. E tante figure grottesche, drogati, rockstar e delinquenti. Ognuno deve vedersela con il superboss Lenny (Tom Wilkinson), che controlla i principali traffici della città. Ma mentre i grandi nomi del mondo del crimine si battono per ottenere il dominio, l'affare multimilionario finisce nelle mani di una rockstar drogata (Toby Kebbell), il figliastro di Lenny che era stato creduto morto ma che invece è assolutamente vivo. Ritchie riesce, con uno stile originale e veloce, a momenti adrenalinico, tra violenza, sangue, ma anche risate e criminali da strapazzo, a conquistare il pubblico di genere. E «RocknRolla» sarà forse l'inizio di una nuova trilogia pulp che il regista vorrebbe realizzare.

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