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Corruzione, stampa e potere nell'era del web

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Unanno e mezzo fa l'intero progetto aveva rischiato però di essere cancellato, quando Brad Pitt aveva lasciato improvvisamente il film a quattro giorni dalle riprese. Un addio, che per il regista scozzese, in questi giorni a Roma per presentare la pellicola, è senza rimpianti. «È una fortuna che Brad abbia lasciato il film - ha spiegato il regista di "Last king of Scotland" e premio Oscar per il documentario "Un giorno a settembre" -. Si è reso conto che, probabilmente, non sarebbe stato l'interprete adatto: Pitt voleva che si rimanesse più vicini alla fiction inglese da cui il film è tratto. Il thriller ha molti elementi di verità e al tempo stesso è la storia di un uomo che si lascia corrompere da una passione negativa. Nella vita, volevo essere un giornalista, ma era un periodo di crisi e non ci sono riuscito, così mi sono dato al cinema. Con questo film, racconto sia una cospirazione politica sia la profonda crisi della carta stampata, sempre più soppiantata dai blog via internet, soprattutto in Usa perché l'Europa è più indietro rispetto al web. I blog sono più veloci dei giornali, ma spesso legati a notizie basate sul gossip e non sui fatti reali». La vecchia guardia del giornalismo è nel film Cal MacAffrey (Crowe, appesantito e con i capelli più lunghi), veterano reporter investigativo del Washington Globe, che deve indagare sullo scandalo in cui finisce un suo vecchio amico, il brillante deputato Stephen Collins (Affleck), quando l'assistente (e amante) del politico viene uccisa. MacAffrey, a cui la determinata direttrice del giornale (Helen Mirren) affianca la giovane Della Frye (Rachel McAdams), ambiziosa blogger del quotidiano, cerca di scoprire la verità tra sospetti di cospirazione, legati al lavoro di Collins in una commissione sulle spese della Difesa, nuove morti e segreti. Per MacDonald, che ha «molta fiducia nel presidente Obama, il panorama non è tutto corrotto. È importante il ruolo di sentinella che devono avere sul potere i buoni giornalisti. Questo thriller s'ispira a situazioni reali, come lo scandalo Blackwater (la compagnia militare privata, accusata di abusi mentre svolgeva compiti di sicurezza per il governo Usa in Iraq). Ed è vero che molte funzioni della difesa, in Usa e all'estero, sono appaltate a società private, dall'addestramento della polizia al monitoraggio delle telefonate». Din. Dis.

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