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Eleonora Daniele

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È suo il sorriso fresco e giovane che all'alba dà il buongiorno a milioni di italiani: Eleonora Daniele, conduttrice di Unomattina, ha recentemente ottenuto un grande successo con il varietà musicale «Ciak... si canta». In tv ha fatto di tutto, ma c'è una cosa che la farebbe tremare di paura: il Festival di Sanremo. Eleonora Daniele: «Ciak... si canta», un grande successo, perché? «Sì, il programma è andato molto bene, dopo il test estivo ha mantenuto nella prima puntata il 24% di share e poi si è stabilizzato su un ottimo 22. È piaciuto perché è uno show che ha il sapore di un tempo, canzoni come "Maledetta primavera" di Loretta Goggi e "Cuore Matto" appartengono a tutti noi. E questo è il primo ingrediente. Il secondo è l'eleganza: tanti smoking, balletti con abiti anni '60, io stessa ho indossato modelli vintage anni '60 di Sarli». «Ciak... si canta» proseguirà? «Speriamo di sì». Unomattina, richiede una grande preparazione? «Sì e per me è un programma importantissimo, ho visto tanta gente, ho imparato molte cose. Un programma che fa informazione e che richiede coerenza, anche perché si passa da un'argomento all'altro, spesso molto diversi. Prima ci mettevo molto tempo, a prepararmi, ora è diventato più normale. Unomattina è anche un'ottima fabbrica di autori. Dietro alle quinte lavorano tante persone, tutte molto attente, un vero lavoro di équipe. La tv va fatta con serietà, se no diventa solo un tubo catodico. Dobbiamo cercare di rappresentare l'Italia che vive e che spera». Come sarà la tv del futuro? «Ci sarà un grande sviluppo del digitale e dei canali monotematici. Sky al momento sta aiutando questo processo, ma siamo ancora all'inizio. Credo che, almeno nel servizio pubblico, avremo una rete ammiraglia, Raiuno, e poi tanti canali, come Rai 4, che già esiste. Questo è quello che vedo nel futuro, ma devo dire che la tv di oggi, comunque, non mi sembra male, i programmi sono validi, forse dovremmo essere un po' più originali e puntare su idee italiane, non cercare format all'estero. Sono contenta del successo di "Ciak... si canta", un'idea tutta italiana». E della polemica attorno a Fiorello e «Skraiset», che pensa? «La tv pubblica non deve sperperare risorse. Non è il personaggio che fa la tv, ma la tv che fa il personaggio. È anche giusto che tutti siano pagati al loro livello».  Le piacerebbe fare Sanremo? «E a chi non piacerebbe... ma mi farebbe anche una grande paura. Quel palcoscenico, l'Ariston, è una cosa speciale per gli italiani... Sanremo è un gigante, quest'anno si è emozionato anche Paolo Bonolis. Comunque sono felicissima che il Festival sia tornato al successo di una volta, con Bonolis. Una scelta molto intelligente, il merito della quale va tutto a Fabrizio Del Noce, il direttore della rete, protagonista del grande rilancio di Raiuno. Voto per le sue scelte: dieci». Il sogno nel cassetto? «Fare tutto il possibile per "Life inside", un'associazione che si occupa di autismo, per aiutare le famiglie che hanno questo problema». Amori? «Tutto bene, sono fidanzata da tanto tempo, con un imprenditore romano».

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