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Enrico Brignano in viaggio tra vizi e virtù degli italiani

Il comico Enrico Brignano

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{{IMG_SX}} Torna Brignano. E lo fa con uno spettacolo che ha già riscosso ampi consensi su e giù per la penisola. Questa volta il comico sarà in scena dall'8 aprile al Gran Teatro di via di Tor di Quinto, dove «Le parole che non vi ho detto» si prepara a fare altri pienoni di pubblico. Uno spettacolo sul filo del ricordo; uno show che dà voce a sentimenti ed emozioni, provando a riempire il silenzio di una comunicazione sempre più difficile con ironia e comicità dietro un apparente imbarazzo da palcoscenico. Gli sketch sono irresistibili e alternano traversate linguistiche tra i dialetti d'Italia al metateatro shakespeariano. Sul palco Enrico Brignano sarà accompagnato dalla brava e spigliata Simona Samarelli che avrà il ruolo della Memoria. L'attore rilegge l'episodio di Giulietta e Romeo scherzando con la lingua di Shakespeare; ironizza sul destino di Edipo re indossando i panni del tragico messaggero in un episodio che divertirà gli spettatori. La parola parlata e la parola recitata si rispecchiano l'una nell'altra: rincorrendosi, acciuffandosi, riperdendosi nuovamente acquistando, con questo gioco, continuamente nuovi significati. Lo spettacolo è incorniciato dalla maestria delle musiche di Armando Trovajoli, eseguite dall'orchestra diretta dal maestro Federico Capranica che ne ha curato anche gli arrangiamenti. Nei suoi monologhi Brignano mette alla berlina vizi e virtù degli uomini di oggi, dalle paure alle manie che ciascuno serba in cuore: un viaggio tra le piccole e grandi nevrosi degli italiani. Tra le atmosfere delle gite fuori porta a base di ogni ben di Dio, stornelli seri e faceti e le disavventure di un matrimonio in una torrida giornata d'agosto, il comico si diverte a caratterizzare gli aspetti più ridicoli e più curiosi di una città e di un intero Paese. Ce n'è per tutti, nessuno escluso: tempo di bilanci, di riflessioni e di speranze per il futuro, Brignano diverte con un autoironia sottile, con un'ispirazione sempre educata a volte surreale e mai volgare. Uno spettacolo da non perdere.

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