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Eva Mendes: il reality tv si fa sempre più estremo

Eva Mendes nel film

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Queste le parole dell'ambiziosa dirigente televisiva Katy Courbet, interpretata dalla cubana Eva Mendes, per convincere i capi del suo Network a mandare in onda un reality show estremo, la roulette russa. Sei concorrenti, cinque milioni di dollari e un solo colpo di pistola che ucciderà in diretta uno di loro: ecco la trama di «Live! Ascolti record al primo colpo», scritto e diretto dal premio Oscar Bill Guttentag, dal 6 marzo distribuito in 140 sale da Moviemax e prodotto dalla stessa Mendes. Nel film si parla anche di format made in Italy e non certo in termini edificanti: «Potremmo mettere in questo reality delle ragazze con il seno di fuori, come si fa nella tv italiana, anche se andrebbero un po' sfumate», dice un'autrice in un dialogo. E come se non bastasse, s'ipotizzano anche altre folli proposte per il palinsesto del futuro, ai confini della realtà: c'è chi propone un reality sul suicidio assistito e «vince chi muore prima del distacco delle macchine», o un altro che immagina una sorta di «spermodromo», con la corsa degli spermatozoi verso l'ovulo da fecondare. «Ho voluto produrre e interpretare questo film per offrire una riflessione su quello che sta succedendo oggi in tv - ha spiegato Eva Mendes, ieri a Roma -. È disgustoso come certi programmi facciano credere di prendersi cura dei partecipanti e invece manipolano le loro vite personali, mettendo in piazza le loro angosce emotive e per aumentare gli ascolti. Certo, è difficile capire chi sia il vero colpevole tra chi fa, produce o vede la tv. Ma questa storia non è poi così lontana dalla realtà: Jade Goody, ex del Grande Fratello inglese, malata di cancro, ha venduto i diritti televisivi delle sue nozze». L'attrice, che domenica sarà a «Quelli che il calcio», ha poi confessato candidamente di non sapere chi sia Simona Ventura. La sexy star, protagonista di una pubblicità in cui compariva senza veli e per questo censurata in Usa, si augura infine di non avere problemi con il Vaticano per questo film, «anche perché adoro Roma e spero di poterci tornare e di essere la benvenuta».

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