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«Vivo sognando con la mia amata musica»

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E lei da piccolissima...? «Da piccola inizio a studiare con mio nonno Boris. Mi insegna a tre anni a suonare il pianoforte e a cinque il violino». Come ricorda suo nonno? «Un uomo aperto al mondo dell'arte. In eredità mi ha lasciato moltissimi libri, con raffigurazioni di Botticelli. Io ho ammirato Botticelli vedendolo qualche anno fa a Firenze. Mi ha insegnato anche a sciare». La musica può salvare il mondo? «Può concorrere a salvare il mondo». È figlia unica. Ha rimpianti o rimorsi in tal senso? «No, ho molti cugini con i quali ho un rapporto di vera fratellanza. In particolar modo con un mio cugino che vive in Grecia e suona il violoncello. Abbiamo anche suonato in alcuni concerti insieme». Nata a Mosca ma ha vissuto in giro per il mondo. Una bella fortuna. «A diciotto anni mi sono trasferita in Germania, prima a Norimberga poi a Colonia e poi a Bonn. Volevo restare in Germania. Amo l'Europa dell'Ovest, che offre tante possibilità di carriera. Mi piace girare il mondo. Ora anche per lavoro». Parla molte lingue? «Greco, russo, inglese, italiano e danese. Ho avuto un fidanzato danese». Da grande dove vivrà? «Non so proprio dirlo». Ha un amore? «Sì, ho un fidanzato tedesco. Stiamo insieme da quattro anni, lui è produttore di cinema e attore. Mi piace perché è un artista che non frequenta il mondo della musica». Si sposerà? «Non so». Sogna ad occhi aperti o a occhi chiusi? «Ad occhi chiusi. Il sogno tipico dei musicisti è arrivare sul palco e non ricordare cosa suonare. Ad occhi aperti sogno ogni giorno con la mia amica e amata musica».

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