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«A piedi nudi nel teatro»

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con De Sica e Modugno

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Tra aneddoti, appunti, storie e incontri con celebri personaggi, una delle grandi protagoniste del teatro di prosa italiano, rievoca i momenti salienti dei suoi 60 anni di carriera. Nana, è il nome con cui Adriana Innocenti si fa chiamare nella vita di tutti in giorni e da quando iniziò i primi passi come allieva di talento di due accademie teatrali, poi ballerina con tre sole farfalline addosso negli spettacoli della Wandissima. Nel suo libro si alternano retroscena nei camerini, dove ogni tanto scappavano botte da orbi, a capodanni effervescenti, con uno straordinario Vittorio De Sica impegnato a mescolare polenta al ritmo della conga. Tanti e curiosi gli incontri raccontati da Adriana Innocenti: con autori come Dürrenmat, a base di bevute; con Fellini o Eduardo, con i quali a volte era inevitabile avere degli scontri. Ma anche con Vittorio Gassman, Renato Rascel, Ugo Gregoretti, Paola Borboni, Giovanni Testori, Renzo Montagnani, Maurizio Scaparro, Macario e tanti altri. Innocenti rievoca persino il festival di Sanremo 2004, quando pianse nel sentire i giovani cantanti reinterpretare le canzoni del suo amico Mimmo (Domenico Modugno). Con la compagnia di Franco Parenti rappresentarono insieme «Il Diluvio» di Betti e Mimmo faceva parte della compagnia come giovane caratterista: di lui, Nana racconta che «non era molto bravo a recitare ma in scena ...era! Possedeva già una personalità». Dopo che Mimmo diventò il grande Modugno si rincontrarono ancora nel '70 per «L'opera da tre soldi» di Brecht, per la regia di Strehler, ma l'amicizia tra loro continuò intatta così come l'abitudine di cantare per strada dopo lo spettacolo, con Gianni Agus, Gigi Pistilli e il suo compagno, l'attore Piero Nuti, con il quale Innnocenti è fissa in cartellone al teatro Erba di Torino. Din. Dis.

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