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Lorella: «Io e la Rai un'occasione sprecata»

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Il debutto è atteso sul grande schermo il 2 gennaio in «Lissy - Principessa alla riscossa», commedia d'animazione in 3D diretta dal tedesco Michael Bully Herbig e distribuita in 200 copie dalla Moviemax. La pellicola, già campione al botteghino in Germania (con oltre 15 milioni di euro d'incassi), mescola atmosfere da favola ad allusioni e doppi sensi ironici, adatti ad un pubblico adulto, rievocando modelli come «Shrek» e «Monster & Co». Cuccarini, cosa l'ha spinta a doppiare Lissy? «È un personaggio molto divertente, è una principessa scorretta e lontana dalle protagoniste dei film Disney con le quali sono cresciuta. Lissy è romantica e imbranata, moglie dell'altrettanto poco brillante principe asburgico Franz. E poi le storie di Sissi erano molto amate da mia madre ed è un modo per ricordarla ora che non c'è più. Però, nella versione italiana i dialoghi sono stati edulcorati perché questo sarà un film per tutta la famiglia». Lo sapeva che la principessa Sissi firmava le sue lettere sempre con il nome di Lissy? «No. Anche se ho saputo ora che il regista ha voluto così ristabilire un pezzo di verità storica, perchè - pare - che la L di Lissy fosse tanto arcuata che tutti la leggevano come una S». Perchè non ha mai debuttato come attrice sul grande schermo? «Non ho mai avuto offerte convincenti: qualche anno fa mi avevano proposto un ruolo in una sorta di cinepanettone, ma è un genere che non mi piace. Preferisco le commedie sofisticate all'americana: in Italia non ci sono ruoli femminili del genere, come quelli che interpretano Cameron Diaz, Michelle Pfeiffer o Meg Ryan. Anche interpretare un personaggio dai lati oscuri sarebbe per me una bella prova, ma non me lo hanno mai offerto, si vede che non ci crede nessuno». Le fa piacere che il ministro Brunetta si definisca il «Cuccarini» della politica? «Sì, a noi che lavoriamo nello spettacolo fanno sempre comodo le citazioni. E lui, evidentemente, si sente "il più amato degli italiani", parafrasando uno slogan che qualche anno fa era stato affibbiato a me». Come è ora il suo rapporto con la Rai? «Inesistente e non è mai cominciato. È stata un'occasione mancata per me, ma anche per la Rai, credo. In ogni caso, sono eventi che fanno parte del passato. Ora mi piacerebbe sperimentare in tv il reality adventure, senza il solito studio che in Italia resiste ancora come un cordone ombelicale: ma è ora di tagliarlo». Pippo Baudo invece non fa parte del passato.. «No, Pippo non è la Rai e ce l'ho da sempre nel cuore. Manteniano ottimi rapporti, a prescindere dai suoi e dai miei trascorsi professionali». Si è parlato di una sua canzone pronta per Sanremo ma mai selezionata, è vero? «Questa voce è girata..» Andrebbe al festival di Bonolis insieme con le altre cinque presenze femminili annunciate? «No preferisco tutto o niente. Per ora non è mai stata bissata una conduzione femminile al festival. Mentre di uomini se ne sono avvicendati diversi per fare il bis. Credo che il ministro alle Pari Opportunità abbia ancora molto da fare per noi donne...». Progetti futuri? «Il mio oroscopo 2009 è ricco di occasioni importanti. Intanto, mi piacerebbe interpretare in teatro una versione in musical di Mary Poppins e al cinema una commedia romantica sul genere di "Harry ti presento Sally". Sono storie che fanno sognare e in questo momento poco felice ce ne sarebbe bisogno».

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