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Boyle, la mia Mumbai tra amore e violenza

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Questa è la trama di «The Millionaire» di Danny Boyle, che racconta l'esperienza del giovane Jamal (Dev Patel), prima povero poi ricco e celebre, grazie alla vittoria di 20 milioni di rupie nello show televisivo. Davanti ad un pubblico entusiasta per la sua vincita, non c'è però quel pacioccone di Gerry Scotti, ma Prem (Anil Kapoor) che, roso dall'invidia, odia un concorrente venuto dal nulla. Jamal viene così arrestato perché sospettato di imbrogliare. Il film arriverà il 5 dicembre nelle sale (distribuito da Lucky Red) dopo lo straordinario successo ottenuto in USA, dove si parla già di qualche prossima candidatura del film agli Oscar. «Da giovane non ero d'accordo con gli hippie che continuavano a dire quanto fosse straordinaria l'India, ma d'altronde io ero un punk. Però, avevano ragione loro: è un luogo magnifico, dove bisogna sapere abbracciare tutte le contraddizioni evitando di affrontarle con il solito punto di vista occidentale e cercando di risposte - ha detto Boyle, regista di "Trainspotting" che ancora una volta cambia genere e approda stavolta alle atmosfere indiane -. Il mio film è la storia di un sogno, un ragazzo vince i soldi e conquista il suo grande amore, mai davvero dimenticato, Latika (Freida Pinto). Sono scioccato dagli attentati degli ultimi giorni, ma Bombay ha un grande cuore e si riprenderà. Mumbai è, in particolare, una città tranquilla, anche se non è nuova alla violenza. Ma la cosa che mi ha più impressionato è stata la tragedia che si è perpetrata nella stazione, cuore pulsante della città, dove abbiamo girato più di una scena». Ringraziando poi «l'Italia per aver ceduto Fabio Capello, che sta andando benissimo come allenatore della Nazionale di calcio inglese», Boyle, stasera su Ratitre nel programma di Serena Dandini «Parla con me», si è infine «meravigliato del successo che il film ha avuto in America. Ma anche se Hollywood e Mumbai sono così lontane, c'è qualcosa che lega le due realtà. Ci sono molti contatti tra Hollywood e Bollywood: star americane, come Spielberg e Will Smith, sono molto interessati all'universo indiano. E anche la Disney ha da poco realizzato il primo cartoon hindi». E persino Paul Schrader, sceneggiatore di «Taxi Driver» e «Toro scatenato», nonchè regista di «American Gigolo», sta facendo i bagagli per Mumbai dove scriverà e dirigerà l'action movie bollywoodiano «Extreme City», nome con il quale viene in genere chiamata Mumbai, per offrire l'idea di un posto dove convivono mille contraddizioni: povertà e ricchezza, violenza e tranquillità, ignoranza e cultura.

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