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Il «Sorpasso», «I mostri» e 100 foto per celebrare Dino Risi

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Cento immagini in fulgido bianco e nero per raccontare - dal «Segno di Venere» del '55 a «La stanza del vescovo» del '77 passando per i capolavori «Una vita difficile», «I mostri» e, appunto «Il Sorpasso» - la carriera del grande regista. E poi le immagini fuori scena con Sordi, Manfredi, Tognazzi, Totò, e le bellezze del cinema degli anni d'oro. «C'è tutto mio padre, dai capelli neri ai capelli bianchi: bello, elegante, simpatico», sintetizza il figlio Marco, intervenuto all'inaugurazione della mostra (curata da Reporters Associati) insieme al presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, al suo assessore alla Cultura Cecilia D'Elia e al presidente del Festival Gian Luigi Rondi. «Un omaggio - spiega Zingaretti - a un genio della creatività italiana» ma anche a un luogo, Palazzo Chigi, che parla di celluloide: qui Visconti girò alcune scene del «Gattopardo». Cinema al quadrato, dunque, per un'esposizione che rimarrà aperta fino al 30 novembre. «Dino mi chiese di non scriver mai, dopo la sua morte, che era stato il padre della commedia all'italiana - racconta Rondi - Ed era vero: aveva diretto, con le sue corde, alcuni dei più grandi drammi del cinema italiano». Tutto alla vigilia di una kermesse che se per Zingaretti «è una perla che sarebbe stato folle chiudere», per Rondi riserva almeno una certezza: «Sulla denominazione "festival" non si torna indietro: io, alle "feste", neanche ci sono mai andato...».

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