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PARADA, di Marco Pontecorvo, con Jalil Lespert, Evita Ciri, ...

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Lo spunto a Pontecorvo l'ha offerto l'incontro con un notissimo clown franco-algerino, Miloud Oukili, che, negli anni Novanta, lasciata Parigi, si era trasferito a Bucarest, nella Romania del dopo Ceausescu, per tentare con ogni mezzo di soccorrere una miriade di ragazzini orfani o sbandati che, dormendo nel sottosuolo della città, passavano poi le giornate dediti all'accattonaggio, al furto, alla prostituzione, alla droga. Messi al bando dalla società anche perché, quando interveniva per affidarli a qualche orfanotrofio, se li vedeva poi sfuggire di mano quasi subito, con evasioni più o meno rocambolesce. Il film racconta tutto questo, tenendo sempre bene al centro Miloud Oukili e seguendolo nella realizzazione di quel suo progetto, in apparenza utopico, di trasformare tutti quei ragazzini rissosi e spauriti in veri e propri artisti da circo, oggi addirittura in grado di compiere fortunatissime tournées anche all'estero. L'arrivo a Bucarest, un primo incontro con degli assistenti sociali, i primi scontri, nel sottosuolo, tra le fogne, con un nugolo di giovanissimi diseredati pronti all'inizio a ritirarsi se non addirittura a ribellarsi. Con non poche complicazioni di sfondo -incidenti, aggressioni, calunnie- fino alla soddisfazione di poter raggiungere la metà sperata, sia pure con fatica. Una cronaca, ma anche uno spettacolo in cui i personaggi, dal protagonista ai ragazzetti, hanno sempre fisionomie precise ben delineate, rappresentate con molto dinamismo cinematografico specie quando l'uso frequente della macchina a mano consente immediatezza di gesti e di reazioni. Mentre, a sostenerli, una fotografia plumbea (non di Pontecorvo, questa volta, ma di Vincenzo Carpinota), fa gravare su tutto e su tutti -cornici e persone- un'atmosfera opprimente e soffocante. Al centro come Miloud, un attore algerino di grande espressività, Jalil Lespertm che si ricorderà certamente ne «Le passeggiate di Campo di Marte» di Robert Guédiguian. Attorno moltissimi non professionisti. Tutti convincenti.

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