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RICCIONE «Vorremmo una velina rom. La stiamo cercando ma ...

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..la scrivania di «Striscia la notizia» dal prossimo autunno. Nel presentare «Veline» Greggio e Ricci si sono calati nella parte di mattatori. Greggio: «Bella trasmissione perchè aiuta a sognare e a realizzare il sogno di due ragazze. Ormai il termine veline è abusato, ma le nostre sono quelle con la "V" maiuscola, non solo belle ma professionali». Ma com'è nato il grido «le velineeeeee», che Greggio grida per introdurle? «Venne a trovarci Vittorio Gassman e disse che le veline le voleva introdurre lui. Io già urlavo, ma lui lo fece con molta più enfasi. Anche Capanna, per festeggiare il '68, quest'anno è venuto a gridare: velineeee». Tra il caustico e l'ironico Ricci: «Ho scelto Riccione perchè si legge in realtà Ricci...One. Ricci numero uno! "Veline" ha la cifra dell'ironia dalla sua e questo ci sembrava il posto giusto per lanciare il programma. Noi cerchiamo ragazze che vogliano divertirsi senza pretese». L'autore storico di "Striscia" ha anche attaccato il sistema giornalistico radiotelevisivo: «Noi facciamo satira e loro dicono di fare informazione. In realtà spesso è il contrario. I telegiornali e i programmi come "Porta a porta" e "Ballarò" sono pieni di politici che vanno lì solo per farsi vedere, ma non sono utili alla società. È solo gente che vuole stare sempre in vista, non sono preparati, mera esibizione. Sono loro le vere "Veline". E i giornalisti sono costretti a dire bugie. Fanno più varietà loro che noi. Noi facciamo contro-informazione che serve a far vedere come non si fa l'informazione». E quando gli è stato chiesto, ma come avete fatto a resistere 20 anni, Ricci ha spiegato: «Innanzitutto non potrei mai fare in Rai quello che faccio in Mediaset. Una volta l'allora presidente Zaccaria me lo propose ma non se ne fece niente: chiedevo troppa libertà. Poi "Striscia" ormai è una macchina da soldi e la malizia è far crescere gli ascolti, così nessuno può toccarci. E poi siamo bravi, anche se siamo aiutati dal nostro pubblico che ci invia tante segnalazioni. Però bisogna dire che ormai passiamo metà del tempo con gli avvocati».

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