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Galapagos: quel paradiso senza pace tra natura selvaggia e disastri ecologici

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Il termine Galapagos in spagnolo significa infatti proprio «tartaruga gigante». Ma sulle 14 isole, alcune piccole, altre decisamente grandi, a cavallo dell'equatore, non ci sono solo le tartarughe. Leoni marini, foche iguana, pellicani ed una quantità sterminata di specie marine: qui sopravvive un vero Eden. Ma sopravvive a fatica. Non sono rare le notizie del danneggiamento di petroliere, uno, tragico, nel 2001, che inondano di sostanze contaminanti quella natura che invece vorrebbe restare incontaminata. Ma non è solo la mano dell'uomo a minacciare il ritaglio di paradiso rimasto in terra. Alle volte la natura stessa può essere spietata. Un'eruzione vulcanica, ora, mette a rischio la sopravvivenza stessa delle colonie di tartarughe giganti che vivono in questa riserva naturale che l'Unesco considera patrimonio mondiale dell'umanità. Fiumi di lava si stanno riversando dalla bocca del vulcano Cerro Azul, situato su Isabela, la più grande delle 14 isole dell'arcipelago. L'autorità che governa il Parco Nazionale delle Galapagos ha rassicurato gli osservatori internazionali: il cratere del vulcano è stato messo sotto stretta sorveglianza per non far correre rischi alla popolazione. Ma nel piano di azione sono contemplate anche le preziose tartarughe. La tartaruga gigante è il simbolo stesso delle Galapagos. È l'esemplare più grande del mondo della sua specie: una tartaruga adulta può pesare fino a 230 chili, superare il metro e mezzo di lunghezza e arrivare a un metro di altezza. Vivono cento anni: oggi nelle Galapagos ci sono tartarughe nate prima della Grande Guerra. «L'eruzione è un processo di regolazione del tutto naturale - hanno detto gli esperti del Parco Nazionale - non per nulla le Galapagos sono di origine vulcanica». Il direttore, Sixto Naranjo, ha però assicurato che se colate di lava dovessero minacciare i siti di nidificazione, le tartarughe potrebbero essere evacuate in elicottero. Sull'isola Isabela sorgono quattro vulcani attivi tra cui il Sierra Negra, che nel 2006 fu protagonista di una grande eruzione. Le isole Galapagos comparirono per la prima volta sulle carte geografiche nel 1570, furono scoperte casualmente nel 1535, quando il vescovo di Panama partì in missione verso il Perù. Per anni disabitate oggi le Galapagos hanno una popolazione in crescita di alcune migliaia di persone.

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